Tartarughe, avorio e pellame pregiato: in un anno emessi certificati per 10 milioni di euro
Solo nell’ultimo anno i militari sono stati effettuati 76 controlli rilevando 15 illeciti amministrativi per un totale di 130.393,56 euro
Ci sono tartarughe, rapaci e pappagalli, ma anche avorio, pellame pregiato e caviale: sono solo alcuni esempi di un mercato da tutelare che vede in prima linea nei controlli il Nucleo carabinieri Cites di Bergamo. In un anno sono stati emessi 1446 certificati e licenze Cites a supporto delle attività agricole, manifatturiere e commerciali delle province di Bergamo, Brescia e Mantova, con valore della merce certificata che supera la decina di milioni di euro.
Il controllo di import ed export
E' un lavoro intenso quello del nucleo Cites dell'Arma, amministrato e coordinato dal Gruppo Carabinieri Forestale Bergamo (con sede a Curno): le Autorità competenti al rilascio delle certificazioni Cites - che regolano l'importazione, l'esportazione, la riesportazione e l'utilizzo commerciale nel territorio dell’Unione europea - si avvalgono del Servizio Cites dell’Arma dei carabinieri per il controllo e rilascio dei certificati. Importante e delicata è quindi l’attività amministrativa attraverso la quale vengono effettuati i controlli ed emessa la certificazione necessaria al commercio internazionale di esemplari vivi e, soprattutto, prodotti di specie Cites.
La certificazione Cites
La Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora), denominata in sigla C.I.T.E.S., è nata dall'esigenza di controllare il
commercio degli animali e delle piante (vivi, morti o parti e prodotti derivati), in quanto lo sfruttamento commerciale è, assieme alla distruzione degli ambienti naturali nei quali vivono, una delle principali cause dell'estinzione e rarefazione in natura di numerose specie.
Dalle tartarughe al pellame pregiato
Il Nucleo Cites esegue certificazioni per tartarughe, rapaci, pappagalli ma anche per avorio, caviale e prodotti dell’alta moda “made in Italy” di pellame pregiato (borse, scarpe, cinture, guanti etc.). Si tratta, dunque, di certificazioni che riguardano prodotti di lusso italiani rinomati in tutto il mondo e destinati all’export.
L’Arma dei carabinieri con il Raggruppamento Cites è anche la forza di polizia deputata ai controlli sul commercio di specie protette e al contrasto del traffico di specie tutelate sull’intero territorio nazionale mentre la Guardia di Finanza è deputata ai controlli sul commercio di specie protette e al contrasto del traffico di specie tutelate presso le dogane.
La tutela della biodiversità e l’utilizzo sostenibile delle risorse costituiscono pertanto l’attività centrale dei militari del Nucleo Cites Bergamo comandato dal Capitano Laura Marianna Piussi da marzo 2020 e prossima a trasferimento come comandante del Nucleo Investigativo Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Venezia, che ha ricevuto il plauso del Tenente Colonnello Amerigo Filippi comandante del Gruppo Carabinieri Forestale Bergamo.
In un anno multe per oltre 130mila euro
Solo nell’ultimo anno i militari sono stati effettuati 76 controlli rilevando 15 illeciti amministrativi per un totale di 130.393,56 euro. Sono inoltre stati perseguiti sei reati con due persone deferite per violazione della normativa Cites. Particolarmente diffuso è il fenomeno di detenzione di esemplari di specie protetta: la normativa prevede come reato contravvenzionale con multe da 15mila a 150mila euro anche la sola detenzione di esemplari o parti di specie listate negli annessi della Cites se avviene in assenza della documentazione prevista dalla legge.
Nelle tre province lombarde spicca soprattutto la detenzione di tartarughe di terra (Testudo spp.) o avorio non accompagnati dalle certificazioni. Nell’ambito degli illeciti amministrativi, le violazioni sulla normativa Cites sono principalmente l’omissione delle denunce di nascita e la mancata o cattiva tenuta dei registri obbligatori. Per queste violazioni, nell’ultimo anno, sono state contestate sanzioni per 38.666,65 euro.
Commercio internazionale di legname
Oltre alle violazioni inerenti le specie Cites, il Nucleo ha svolto forte azione di contrasto anche agli illeciti commessi nel commercio internazionale del legname con violazioni della normativa Eutr (European Timber Regulation). Sono state individuate e sanzionate importazioni di legname avvenute in assenza dell’obbligatoria valutazione del rischio che i proventi pagati possano sostenere le azioni
belliche in Ucraina e Myanmar o che il legname provenga da disboscamento illegale. In questo campo il Nucleo Cites ha elevato sanzioni per 91.726,91 euro a carico di cinque soggetti.
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