Palosco

Anni di violenze e vessazioni contro la compagna, 39enne tunisino in carcere

Non ha rispettato la misura di divieto di avvicinamento all'ex compagna ed è finito in carcere a Bergamo

Anni di violenze e vessazioni contro la compagna, 39enne tunisino in carcere
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Per anni ha vessato la compagna costringendola a vivere in un clima di paura per le continue violenze e le botte. Poi la denuncia, dopo l'ennesima aggressione che l'ha fatta finire in Pronto soccorso e il divieto di avvicinamento imposto da tribunale di Bergamo. Un limite che non ha impedito a A. A., 39enne tunisino residente a Palosco, di ripresentarsi sotto casa. Ora, però, arrestato in flagrante dai carabinieri dovrà restare in carcere.

Violenze e minacce per anni

Una relazione lunga e burrascosa iniziata circa 15 anni fa e fatta di violenze fisiche, vessazioni e minacce. Alla fine di agosto, dopo l'ennesima aggressione che l'aveva fatta finire al Pronto soccorso la donna si era recata alla Tenenza di Seriate per raccontare tutto e denunciare l'ex compagno. La relazione era diventata insostenibile e lei aveva deciso di troncare, ma il 39enne non voleva saperne.

In seguito alla denuncia presentata dalla donna il gip del Tribunale di Bergamo, lo scorso 30 agosto, aveva emesso un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e dai luoghi frequentati dall'ex compagna: una misura che, però, non ha fermato il 39enne. Nonostante il divieto, infatti, il tunisino che non voleva accettare la fine della relazione ha continuato a contattarla quotidianamente e a presentarsi sotto casa.

Arresto in flagranza

Esasperata dalla situazione e preoccupata per se stessa, la donna si è recata nuovamente dai carabinieri a Martinengo per chiedere l'intervento dei militari e cogliere in flagranza il 39enne. Così, finalmente, il 22 settembre, i carabinieri sono riusciti a sorprendere l’uomo a pochi passi dalla porta d’ingresso del condominio dove risiede. Il 39enne è stato quindi prontamente fermato e tratto in arresto per avere violato il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Quindi è stato accompagnato nella camera di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Treviglio in attesa di rito direttissimo, celebrato il 23 settembre, ad esito del quale è stato convalidato l’arresto ed è stata emessa la misura del divieto di dimora nel Comune di Palosco.

In carcere

Il gip successivamente, vista la pericolosità sociale dell'individuo, a seguito della richiesta di aggravamento della precedente misura formulata dal pm, ha disposto la custodia cautelare in carcere. Le immediate ricerche attivate della Forze dell’ordine hanno permesso, nella serata del 25 settembre, di rintracciare A. A. a Bergamo. Il personale della Squadra Volanti della
Questura di Bergamo lo ha infatti individuato in una struttura ricettiva della città. Gli agenti gli hanno notificato la misura e lo hanno accompagnato in carcere a Bergamo.

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