Bce taglia ancora i tassi: rata del mutuo più conveniente
Più convenienti i mutui sia a tasso fisso che variabile dopo che, per la seconda volta quest’anno, la Banca centrale europea ha ribassato di un quarto di punto i tassi di interesse.
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Bce abbassa i tassi di interesse dello 0,25%
A settembre, il Consiglio direttivo della Bce ha tagliato il costo del denaro di 25 punti base (0,25%), allentando la stretta avviata a luglio 2022, con il primo dei dieci rialzi consecutivi dei tassi per contrastare un’inflazione allora galoppante.
Con questa nuova sforbiciata, il tasso sui depositi presso la Banca centrale europea, attualmente il parametro principale per l’orientamento della politica monetaria, è calato da 3,75% a 3,50%. E ancora: i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali sono scesi al 3,65%, mentre i tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginale sono diminuiti al 3,90%.
Lagarde: altri tagli in arrivo? Dipenderà dai dati
La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha spiegato che la decisione di abbassare i tassi è stata presa all’unanimità dal board dell’Istituto di Francoforte. I dati “hanno rafforzato la fiducia nelle nostre previsioni”, ha aggiunto: nell’Eurozona “la ripresa continua ad affrontare venti contrari, ma ci aspettiamo che si rafforzi, anche per l’aumento della domanda globale” e “sulla scia di maggiori spese per i consumi e di maggiori investimenti delle imprese”.
Guardando al futuro, la numero uno dell’Eurotower ha annunciato che l’ipotesi di un nuovo taglio (forse già nella riunione del 17 ottobre 2024) dipenderà sempre dai dati, per cui ogni altra mossa verso il basso dei tassi sarà assunta di “riunione in riunione”.
L’inflazione nell’Eurozona è sotto controllo
La Bce ha preso la sua decisione in base all’andamento dell’inflazione nell’Eurozona (2,2% ad agosto 2024, in Italia all’1,1% nello stesso mese) e alle sue proiezioni messe a punto dagli analisti dell’istituto di Francoforte: da ora a fine anno 2,5%, nel 2025 prevista al 2,2% e in discesa all’1,9% nel 2026.
Previsioni che avvicinano l’inflazione all’obiettivo del 2% stabilito dalla Banca centrale. Inoltre, le proiezioni della Bce evidenziano anche “un tasso di crescita economica dello 0,8% nel 2024, dell’1,3% nel 2025 e dell’1,5% nel 2026”.
Calano tasso fisso e variabile: importo della rata più basso
Il ribasso dei tassi era atteso dai mercati finanziari dell’area Euro. Con le banche che, anche in Italia, si erano già mosse in anticipo limando gli interessi applicati sui finanziamenti ipotecari e sul credito al consumo.
Per i mutui, la ripercussione del nuovo taglio del costo del denaro si tradurrà in una discesa dell’importo della rata mensile. A beneficiarne sono sia i mutui a tasso fisso, sia i contratti a tasso variabile. Un calo dei tassi che gli analisti prevedono già nel quarto trimestre 2024 e che è destinato a consolidarsi anche nei primi mesi del 2025. Con il taglio della Bce torna a essere vantaggiosa anche la surroga, la portabilità di un mutuo già in corso da una banca a un’altra allo scopo di abbassare la rata mensile.
Secondo l’Osservatorio mutui di MutuiOnline.it, società leader nella comparazione delle offerte tra le banche partner, il tasso variabile minimo per un mutuo a 20 e 30 anni, registrato ad agosto 2024 (l’ultima rilevazione disponibile), è del 4,35%, mentre il tasso fisso minimo sempre per un mutuo a 20 e 30 anni è del 2,82%.
Più convenienza se si sceglie un mutuo green
La convenienza diventa ancora più marcata se si sceglie un mutuo green. I prestiti ipotecari “verdi” per l’acquisto di una casa in classe energetica A o B (quindi sostenibile) sono più bassi rispetto a un mutuo tradizionale. Tassi minimi ad agosto 2024 per richieste di mutui a 20 e 30 anni: variabile green 4,21% (14 punti base in meno a confronto di un variabile tradizionale), fisso green 2,51% (31 punti base in meno rispetto a un mutuo classico).