Verdellino

Dopo dieci anni sul palco si scioglie la compagnia teatrale "Pannistesi"

La convenzione che da un decennio legava il gruppo al Comune non è stata rinnovata a causa di un mancato accordo tra le parti

Dopo dieci anni sul palco si scioglie la compagnia teatrale "Pannistesi"
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Dopo dieci anni sul palco si conclude l’avventura della compagnia teatrale verdellinese "Pannistesi". La convenzione che da un decennio legava il gruppo al Comune non è stata rinnovata a causa di un mancato accordo tra le parti.

Si scioglie la compagnia "Pannistesi"

Niente trasloco però: "la compagnia teatrale di Verdellino non andrà a operare in un altro Comune". A chiarirlo è il presidente e "anima" del gruppo Giovanni Cappellani che, in seguito al mancato accordo, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla guida della compagnia. Il gruppo ha, poi, deciso di non proseguire nel suo viaggio decretando lo scioglimento dell’associazione.

"Ci siamo costituiti in associazione dieci anni fa - ha ricordato Cappellani - ma già esistevamo come gruppo all’interno dell’Auser. Quando sono nati i “Pannistesi” è stata sottoscritta una convenzione con il Comune che si rinnovava ogni tre anni e che prevedeva, tra le altre cose, l’utilizzo di una sala del centro sociale per svolgere le prove. Quest’anno, al momento del rinnovo, purtroppo è mancato l’accordo perché ci sono state sottoposte delle richieste che non potevamo accogliere".

"Richieste irricevibili"

Così la firma della convenzione è saltata e con essa la compagnia stessa che ha all’attivo numerosi spettacoli, sempre molto apprezzati dal pubblico, e l’organizzazione di una rassegna teatrale intitolata "A ciascuno la sua parte", che era riuscita a coinvolgere numerose compagnie del territorio in un equo scambio di cultura e spettacolo.

"Sono rimasto un po’ sorpreso - ha ammesso Cappellani che, pur non volendo entrare in polemica - Sono quarant’anni che organizzo spettacoli, è la mia vita, ma le richieste avanzate erano per noi irricevibili".

L'assessore: "E' mancato il confronto col gruppo"

Dal canto suo l’Amministrazione comunale ha evidenziato alcune mancanze che hanno spinto l’assessore alla Cultura Licia Ghidotti a rivedere la convenzione.

"All’interno della convenzione già in essere c’erano delle voci che non venivano onorate - ha spiegato Ghidotti -. Abbiamo chiesto un confronto anche con gli altri membri dell’associazione per discuterne, ma due giorni dopo la compagnia si è sciolta. La nuova convenzione non era nemmeno stata ancora scritta, la nostra volontà era di parlane e confrontarci chiedendo un coinvolgimento maggiore dei membri".

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