Cologno al Serio

Via il nome dell’aviatore fascista dalla facciata della scuola: è polemica

E' stato tolto durante i lavori di riqualificazione. Sui social è scoppiata la polemica e la questione è finita anche in Consiglio comunale.

Via il nome dell’aviatore fascista dalla facciata della scuola: è polemica
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Via il nome dell’aviatore fascista Antoniuo Locatelli dalla facciata della scuola elementare di Cologno al Serio a cui è intitolata. Una scelta che ha sollevato l'ita dei leghisti.

Tolto il nome di Antonio Locatelli dalla facciata della scuola primaria

Durante i lavori di riqualificazione delle elementari il nome dell'aviatore fascista è stato eliminato e nei giorni scorsi la Lega ha fatto circolare sui social un’immagine della prima cittadina Chiara Drago e sullo sfondo l’edificio scolastico dove ora campeggia l’insegna «Scuola primaria», accompagnata da frasi piuttosto eloquenti: «L’Amministrazione fa tabula rasa del nostro passato e della nostra storia» e ancora «sindaca Drago rimandata con debito in storia», «il politicamente corretto colpisce ancora».

I chiarimenti in Consiglio comunale

Una polemica che è approdata anche in Consiglio comunale martedì sera, dove il consigliere del gruppo «Picenni Sindaco -Lega - FI - FdI» Robert Carrara ha sollevato la questione.

"Sarebbe utile chiarire la questione della denominazione della scuola primaria - ha esordito - risulta ancora ma è stata è stata eliminata dalla facciata dello stabile. Anche per una ragione pratica, occorre identificare l’edificio".

A fornire una spiegazione è stata la prima cittadina.

"La denominazione delle scuole è competenza del Consiglio d’istituto - ha spiegato - non c’è stata nessuna nuova intitolazione della primaria, rimane la stessa: semplicemente non è riportata in facciata, così come per le altre scuole del paese. Facciata che risale al 1956 e abbiamo pensato di non riproporre il nome di Antonio Locatelli per diverse ragioni tra cui anche fornire uno spunto di riflessione rispetto alle intitolazioni delle scuole di Cologno. Generalmente sono condotte da personale femminile ma nessuna delle tre è stata dedicata a nessuna donna che si è occupata di educazione né qui né altrove e potrebbe essere il momento giusto per capire quali modelli educativi devono ispirare la scuola, che dev’essere anche un po’ rinnovata non solo nell’aspetto esteriore ma anche nelle pratiche didattiche e pedagogiche".

Un contributo alla discussione è arrivato anche dal consigliere indipendente Francesco Basile.

"Una scelta che condivido - ha affermato - nell’attuale periodo storico che stiamo vivendo il fatto di non dare risalto ai valori di una persona estremamente controversa penso sia giusto. Spero che si possa aprire un dibattito: se è vero che l’intitolazione è competenza della scuola mi auguro che l’Amministrazione abbia la forza di esprimere la sua posizione attraverso la propria commissione e in Consiglio".

Chi era l'aviatore

Antonio Locatelli, nato a Bergamo il 19 aprile 1895 e muore a Lechemti il 27 giugno 1936, è stato un aviatore, politico e militare ucciso durante le operazioni di stabilizzazione dell''Africa Orientale italiana. Fu medaglia d'oro al valor militare nella Prima Guerra Mondiale. Nel 1919 portò a termine la prima trasvolata aerea delle Ande (con annesso servizio postale) che poi ripetè dal Pacifico all'Atlantico, da Santiago a Buenos Aires in una sola tappa. Nel 1920 aderì al Movimento fascista rivoluzionario e nel 1924 si candidò nelle liste del Partito Nazionale Fascista per i collegi di Milano e Bergamo, riuscendo eletto in entrambi ed optando per il secondo. Dal 1924 al 1928 Locatelli fu deputato al Parlamento del Regno d'Italia, dove si occupò prevalentemente dei problemi dell'aviazione. Prestò servizio per la riorganizzazione dell'«Aereo espresso italiana» concessionaria della linea Brindisi-Atene-Costantinopoli ma il ministero dell'Aeronautica, dopo averlo inizialmente sostenuto, gli revoca la fiducia per "indisciplina" e alle elezioni del 1929  non venne più ricandidato. Nel 1933 venne nominato podestà di Bergamo, quindi con la dichiarazione di guerra all'Etiopia nel 1936 Locatelli partì volontario e venne decorato con altre due medalie d'oro al valor militare, una alla memoria. Nella sua carriera ricevette anche tre medaglie d'argento sempre al valor militare.

Antonio Locatelli
Antonio Locatelli (foto tratta da Wilkipedia)

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