I sentimenti nell'arte, sabato s'inaugura la mostra Feelings
La mostra collettiva, a cura di Roberto Lacarbonara, è pronta ad aprire i battenti questo sabato e resterà visitabile fino al 3 novembre
Rabbia, paura, tristezza, gioia, sorpresa, attesa, disgusto, accettazione. Sono le emozioni primarie che verranno rappresentante nelle opere e nelle installazioni ambientali della mostra "Feelings", pronta ad aprire i battenti questo sabato, 21 settembre e visitabile fino al 3 novembre.
Sabato si inaugura Feelings
La mostra collettiva, a cura di Roberto Lacarbonara, è distribuita tra i comuni di Mornico al Serio e Torre Pallavicina e include il lavoro di 11 artisti internazionali in quattro spazi, differenti per storia e peculiarità architettoniche, nei piccoli borghi dello splendido paesaggio compreso tra i fiumi Serio e Oglio.
A Mornico
Nella trecentesca Cascina Castello di Mornico, già luogo di riprese del film "L'albero degli zoccoli" di Ermanno Olmi, vincitore della Palma d'oro al Festival di Cannes nel 1978, si esplorano i temi della relazione affettiva e dei legami sentimentali, sia attraverso la serie di sculture “Legami” dell’artista armeno Mikayel Ohanjanyan, sia attraverso un racconto fotografico dell’artista olandese Hanne van der Woude che si addentra nell’intimità familiare e nel percorso di sofferenza e morte di un uomo accanto alla sua compagna di vita.
Una scultura dell’artista americano Jason Dodge, costituita da una coppia di corpi illuminanti, orienta inoltre la riflessione verso la condizione sempre asimmetrica, imperfetta e complementare di ogni rapporto umano.
A Torre Pallavicina
A Torre Pallavicina, nella quattrocentesca Torre di Tristano, un’installazione sonora e luminosa di Paolo Cavinato dialoga con la spazialità equilibrata e misurata dell’edificio medievale riconducendo il processo di autocontrollo percettivo ed emotivo alla componente organica e vitale del respiro: tre grandi sculture monolitiche simulano il meccanismo fisiologico implicato nella regolazione della ventilazione.
Poco distante, il Palazzo Oldofredi Tadini Botti, dimora estiva degli Sforza realizzata nel XVI secolo, ospita nel piano nobile gli artisti Loredana Longo, Simona Andrioletti, Gianni D’Urso e Artan (Shalsi), chiamati a riflettere sulle espressioni del conflitto, della lotta e della violenza, oltre che sulla volontà di affermare e difendere cause etiche e diritti umani fondamentali.
Nell’antistante chiesa sconsacrata di San Rocco, una grande installazione di Jacopo Benassi allude agli opposti processi della memoria e della dimenticanza: conservazione e rimozione del ricordo, dell’immagine e delle emozioni, sono strategie di sopravvivenza antitetiche ma
equivalenti.
Nelle scuderie e nelle cantine storiche dello stesso Palazzo, infine, è collocata l’opera “Progetto di morte per avvelenamento” di Sergio Lombardo, un lavoro del 1970 che indaga i caratteri più insidiosi e liminali della fragilità umana nella vita di un individuo alle prese con la scelta della morte (propria o altrui). A questi interventi, si unisce la presenza “diffusa” dell’opera di Fabio Dartizio, composta da quattro differenti targhe marmoree, affisse in ognuna delle quattro sedi espositive e ad esse correlate per affinità tematiche e sentimentali.
Visitabile fino al 3 novembre
L'inaugurazione della mostra è fissata per sabato 21 settembre 2024 in due diversi momenti: alle 18 a Cascina Castello (Mornico) e alle 19 nelle tre location di Torre Pallavicina. Le esposizioni saranno visitabili il sabato e la domenica dalle 15 alle 18.30 oppure su appuntamento contattando il numero 339 562 9715.
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