La scommessa di Bcc Treviglio: "Localismo e mutualità cresceranno se la fusione con Carate andrà in porto"
Nove milioni di utile, in aumento del 31% sullo scorso anno, e un’altra sforbiciata alle sofferenze
Nove milioni di utile, in aumento del 31% sullo scorso anno, e un’altra sforbiciata alle sofferenze, che raggiungono i minimi storici. Questi i dati salienti della Semestrale di Bcc Treviglio, il «bilancio» di metà anno che certifica per la prima parte del 2024 un risultato in continuità con quello, già brillante, del 2023.
L’orizzonte della Fusione tra Bcc Treviglio e Bcc Carate
Numeri ottimi, ma non basta. Nella nota diffusa ieri, il presidente Giovanni Grazioli ha ribadito come l’ attività della Bcc di Treviglio si sia accompagnata anche quest’anno ad un radicato «localismo» e ad un vivace attività di sostegno all’economia locale e alle attività sociali del territorio. Ribaltando le critiche ricevute nei mesi scorsi, questo dato di fatto secondo la Cassa rurale cittadina costituisce un ottimo terreno fertile per affrontare con serenità l’eventuale fusione tra la Bcc di Treviglio e la Bcc di Carate Brianza, di cui si è parlato (non senza polemiche) nei mesi scorsi.
Di più: «relazioni, mutualismo e localismo si rafforzeranno - argomenta il presidente - nel caso in cui il progetto aggregativo, così come auspicato, dovesse andare a buon fine».
I numeri della Semestrale di Bcc Treviglio
Nel dettaglio, Bcc Treviglio ha raggiunto un utile ante imposte di 9 milioni di euro, con le sofferenze che si attestano ai minimi storici su valori netti prossimi ai 2 milioni di euro (-51%). A trainare le entrate sono il margine di interesse, che nel primo semestre 2024 ammonta a 25,1 milioni (+13,3% su giugno 2023) e il margine di intermediazione (32,5 milioni, +8%). In calo, nella colonna opposta, i costi operativi, che scendono a 18 milioni (-6,6%).
Raccolta e credito deteriorato
Quanto ai dati sull’attività bancaria del semestre, risulta in crescita la raccolta totale, ormai prossima ai 2,5 miliardi di euro. Si tratta della somma della raccolta diretta (i volumi dei depositi sui 45mila conti correnti attivi in Bcc Treviglio, semplificando) e della raccolta indiretta (gli strumenti finanziari diversi dal semplice deposito). Quest’ultima ha superato il miliardo di euro, «contribuendo in maniera significativa all’incremento del margine da servizi» spiega la Bcc in una nota.
Sul fronte del credito deteriorato (e cioè i mutui e prestiti concessi per i quali la riscossione è incerta sia per il rispetto delle scadenze che per l'ammontare dell'esposizione di capitale) l’attività di contenimento e di messa in sicurezza continua: i volumi a fine semestre sono scesi sotto i 16 milioni, rispetto agli oltre 19 del 2023 (-17.5%). Si consolidano così anche i coefficienti patrimoniali, con il CET1 ratio al 20,45 % e il TC ratio al 23,39 %.
«Quello che emerge dai numeri - è la chiosa di Grazioli - è un risultato importante, a conferma e testimonianza della dinamicità della banca che mostra un miglioramento e un efficientamento in ogni aspetto della sua gestione, frutto del lavoro attento e professionale del direttore generale Roberto Nicelli, di tutti i nostri collaboratori, a cui va il mio personale ringraziamento e del Consiglio d’amministrazione. Il generale aumento dei volumi e il rafforzamento delle relazioni con il mercato confermano inoltre il ruolo rilevante della Bcc Treviglio nel sostenere l’economia dei territori testimoniato dalla recente apertura della nuova filiale di Bergamo e la fiducia continua dei soci e dei clienti nella solidità e nella gestione della Banca. I buoni risultati – conclude il numero uno di via Carcano - hanno consentito di incrementare ulteriormente lo storico e consolidato supporto nei confronti del territorio e delle sue comunità attraverso il sostegno alle associazioni, alle istituzioni ed alle iniziative sociali, culturali e sportive coerentemente con l’identità ed i valori della banca, basata sulle relazioni, sulla mutualità (anche per il tramite e con il consolidamento dell’attività della Fondazione Cassa Rurale che opera attivamente sui nostri territori in sinergia con altre Fondazioni della Provincia da più di 10 anni) e sul localismo, elementi questi che troveranno un ulteriore rafforzamento nel caso in cui il progetto aggregativo con la Consorella di Carate Brianza, così come auspicato, dovesse andare a buon fine».