Termina oggi la sospensiva all'iter del biodigestore spiranese: il parere del legale Foglieni
In Consiglio comunale, il legale assunto dal Comune per studiare la vicenda ha spiegato tutti i cavilli che verranno verificati.
Biodigestore: giorni cruciali per il procedimento. Termina oggi, sabato 14 settembe, la sospensiva chiesta dal Comune; intanto in Consiglio comunale l’avvocato Carlo Foglieni, incaricato dall’ente di analizzare ogni aspetto legale del procedimento, promette di approfondire ogni singola questione.
L'intervento di Foglieni in Consiglio
Intervenuto durante la seduta straordinaria convocata dalla minoranza, il legale ha delineato un primo quadro della situazione che, sebbene non pare ora presentare motivi concreti per bloccare la procedura, andrà analizzata sotto ogni aspetto. "Inizio ringraziando Legambiente e tutti gli altri soggetti per le osservazioni presentate, che son sempre utili per approfondire meglio la questione" ha esordito Foglieni, al cui intervento è poi seguito quello del geologo Renato Cardarelli, cui si è affidato invece il gruppo di "Spirano in Movimento".
Per determinate tipologie di impianti, tra cui questo, è prevista una procedura semplificata, ma con determinati controlli in capo al Comune – ha dichiarato Foglieni – Il primo passo è stata la verifica della disponibilità delle aree, per le quali l’azienda promotrice del progetto ha un contratto preliminare con la MIA; contratto che rientra nella disponibilità prevista dalla normativa.
Appurato ciò, ci si sta concentrando ora sulla compatibilità del digestore con l’assetto urbanistico, coi regolamenti edilizi e gli strumenti urbanistici a disposizione, oltre che per quanto riguarda il rispetto delle norme di sicurezza e inquinamento: insomma, è emerso chiaramente come l’Amministrazione, tramite il proprio avvocato, intenda fare le pulci fino in fondo su ogni aspetto.
L'importanza di una Valutazione d'Impatto Ambientale
Il dato principale da considerare riguarda la verifica dell’assoggettabilità o meno di questo progetto alla Valutazione d’Impatto Ambientale, teoricamente prevista solo per gli impianti con potenzialità di trattamento oltre le 150 tonnellate giornaliere - ha spiegato ancora Foglieni, che ha però anche lasciato intendere come ciò possa dipendere anche da altri parametri. - Tra le altre cose, stiamo verificando se in zona, nei Comuni vicini, ci siano impianti analoghi che possano comportare un cumulo delle potenzialità oltre la soglia. Stiamo poi valutando se ci sia un rischio di incidente rilevante, altra condizione che potrebbe portare a un abbassamento della soglia per l’assoggettabilità alla Via.
Molti, dunque, i punti su cui si sta concentrando il supporto legale richiesto dal Comune, affiancato da tecnici ed esperti. L’obiettivo? Sottoporre il procedimento alla VIA, di modo che, anche qualora l’opera non venisse bloccata, si possano fornire agli spiranesi risposte concrete sull’impatto ambientale del biodigestore e sulla sua compatibilità con l’area considerata. A breve, in ogni caso, saranno già disponibili i primi riscontri in tal senso.
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