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Treviglio
Alla Same è stata inaugurata una superbiblioteca
A disposizione dei dipendenti della multinazionale ci saranno oltre 1.300 volumi, ma si punta a superare i 5 mila
"Sdf Group", la multinazionale del trattore e delle macchine agricole di via Cassani a Treviglio, dà vita alla "Biblioteca Same".
La biblioteca della Same
Allestito accanto alla mensa della sede trevigliese, il nuovo luogo d’incontro culturale riservato ai dipendenti Same è stato inaugurato questa mattina dalla famiglia Carozza, alla presenza dell’amministratore delegato Lodovico Bussolati, del curatore dell’Archivio Storico Sdf e del Museo Same Primo Ferrari, del sindaco di Treviglio Juri Imeri e del coordinatore della Rete Bibliotecaria Bergamasca (Rbbg) Stefano Rinaldi.
"Per noi oggi è una giornata di grande gioia – ha riferito Ferrari – Martedì 17 settembre la biblioteca sarà ufficialmente aperta ai colleghi, che potranno usufruirne ogni martedì e giovedì dalle 11.30 alle 14.30, durante le loro ore di pausa. Al momento conserviamo all’incirca 1400 volumi, disposti in ordine alfabetico e classificati in diverse sezioni: abbiamo gialli, bestseller, classici, trilogie, saghe, biografie, volumi dedicati allo sport e alla musica, ma nei prossimi mesi ci auguriamo di ampliare la nostra offerta, anche in base alle preferenze dei colleghi. Sono presenti pure la sezione dedicata ai ragazzi, quella riservata alle riviste e quella di letteratura specializzata, con volumi incentrati sul mondo agricolo. A breve inoltre, creeremo un gruppo all’interno dell’azienda che possa farsi ambasciatore della biblioteca e delle sue attività".
Obiettivo 5 mila volumi
Nata da un’idea di Luisella Cassani, figlia del fondatore Francesco Cassani, la nuova "Biblioteca Same" prevede di arrivare a contare oltre 5mila volumi nei prossimi anni.
"Vogliamo fornire ai nostri dipendenti un servizio di qualità, permettendo loro l’accesso a una vasta raccolta di libri opportunamente selezionati – ha specificato il vicepresidente Sdf Aldo Carozza – Questa biblioteca è nata da uno spunto di mia mamma Luisella, mossa dal desiderio di ripristinare in azienda la vecchia biblioteca poi dismessa. Oggi insieme desideriamo che questa biblioteca diventi un punto di incontro, una zona polivalente aperta a tutti i nostri collaboratori, dove poter organizzare in futuro anche dibattiti e riunioni"."Questo progetto – gli ha fatto eco la stessa Cassani – mi porta indietro nel tempo al 1960. All’epoca lavoravo già e mi unii all’Associazione Industriale di Milano, che organizzava visite guidate nelle prime biblioteche lombarde. Mi piacque talmente tanto l’idea che decisi di allestirne una tutta nostra, che fu poi soppressa per far posto a un archivio. Da allora non ne abbiamo più avuto una, finché tre mesi fa ho visto il locale vuoto accanto alla mensa e ho proposto all’ad Bussolati di allestirne una nuova. Oggi questo desiderio è diventato realtà e spero che possa risvegliare l’amore per la lettura, soprattutto nei giovani".
In rete con la provincia
La correlazione tra biblioteche e nuove generazioni è stata poi oggetto di riflessione anche da parte del presidente Sdf Vittorio Carozza.
"Nella Rbbg sono presenti più di 245 biblioteche – ha affermato – Questo numero ci suggerisce che spesso quanto ci viene raccontato dai media a proposito del disinteresse dei giovani nei confronti della lettura non è propriamente vero. La presenza di una biblioteca infatti, indica la partecipazione attiva di un pubblico di lettori, che racchiude sia ragazzi che adulti che la frequentano per arricchire il proprio bagaglio culturale"."La biblioteca apre relazioni, creando opportunità anche per le fasce più deboli della società – ha concluso il sindaco Imeri – Questo progetto conferma l’attenzione di Same verso i propri lavoratori e verso il territorio trevigliese. La formula dell’interprestito che verrà garantito da questa biblioteca all’interno della Rbbg aumenterà il nostro patrimonio culturale. Per questo mi auguro che essa sia da stimolo per tante altre aziende che potranno ispirarsi a essa e crearne una propria".
Articolo di Fabiola Graziano
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