Giulia Terzi in finale nei 50 metri farfalla S7, stasera caccia ad un'altra medaglia
La 29enne nuotatrice di Arzago ha già conquistato due splendidi bronzi. Nell'atletica il gigante Oney Tapia ha fatto suo l'oro nel lancio del disco
Dopo la splendida doppietta di medaglie di bronzo, nei 400 metri e nei 100 metri stile libero S7, la 29enne nuotatrice Giulia Terzi stasera andrà a caccia della terza medaglia alle Paralimpiadi di Parigi nella finale dei 50 metri farfalla S7. La campionessa paralimpica di Arzago in mattinata ha chiuso al secondo posto la sua batteria di semifinale.
Giulia Terzi centra un'altra finale paralimpica
Non smette di stupire la campionessa paralimpica di Tokyo 2020 Giulia Terzi, nata a Melzo ma residente ad Arzago. Arrivata ai Giochi paralimpici di Parigi a soli sei mesi dal parto, la nuotatrice tesserata per la Polha Varese e il G.S. Fiamme Oro, si è subito messa in luce conquistando due splendide medaglie di bronzo nella categoria S7 prima sulla distanza dei 400 metri stile libero e poi nei 100 metri sempre stile libero. Questa mattina, sabato 7 settembre, la Terzi è tornata in vasca per un'altra gara individuale, i 50 metri farfalla S7, disputando la prima delle due batterie di semifinale nella quale ha chiuso al secondo posto con il crono di 36"64 alle spalle della canadese Tess Routliffe che ha fermato il cronometro a 36"60. Un piazzamento che le è valso la finale che si disputerà nel tardo pomeriggio (alle 18.36 da programma) e che la vedrà competere per un'altra medaglia. Nella seconda batteria di semifinale miglior tempo per l'altra canadese Danielle Dorris con 33"70, davanti all'americana Mallory Weggemann con il tempo di 35"72. Sarà quindi una battaglia (sportiva) a quattro per centrare le medaglie nella finale di specialità e Giulia Terzi potrà dire la sua.
Il gigante dei lanci Oney Tapia conquista il suo primo oro paralimpico
In una edizione dei Giochi paralimpici nella quale il livello agonistico è molto cresciuto, in tutte le discipline giovedì, per quanto riguarda l’atletica, a scendere sulla pedana bagnata di Parigi è stato il 48enne cubano di nascita, ma bergamasco di "adozione" Oney Tapia nel lancio del disco F11 (atleti ipovedenti) conquistando la sua prima medaglia d’oro paralimpica con un lancio di 41,92 metri, dopo che nella prova di getto del peso il gigante azzurro aveva chiuso con un settimo posto e la misura di 12,12 metri. Il portacolori del G.S. Fiamme Azzurre dopo quattro lanci sotto i 40 metri al quinto turno in pedana, guidato dal tecnico Francesco La Versa, ha trovato il lancio vincente per lasciarsi alle spalle l’iraniano Hassan Bajoulvand, argento con 41,75 metri, e lo spagnolo Alvaro Del Amo Cano che ha lanciato il disco a 39,60 metri. Oney ha così potuto suonare nello stadio francese la campana dei campioni olimpici prima di salire sul podio a ricevere la medaglia del metallo più prezioso.
Nella foto di copertina (Ferraro/CIP) la nuotatrice arzaghese Giulia Terzi nella finale dei 100 metri stile libero.
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