Treviglio, la zona sud "ostaggio" delle puzze, ma protestano anche i Comuni vicini
Nella notte tra il 23 e il 24 luglio l'aria irrespirabile ha costretto i residenti a chiudere le finestre nonostante il caldo
Le molestie olfattive nella zona sud della città non si placano. Dopo il botta e risposta tra maggioranza e minoranza, che ha avuto luogo durante la seduta consiliare dello scorso 25 giugno a seguito dell’interpellanza presentata dal consigliere del Pd Erik Molteni, le segnalazioni sulle scie maleodoranti che affliggono i quartieri che sorgono attorno alla "ECB Company Srl" sono tornate a grande carica.
Contro le puzze anche i Comuni vicini
Ma stavolta, a lamentarsi delle puzze probabilmente causate dalle emissioni dell’azienda con sede in via Calvenzano che lavora scarti avicoli per la produzione di farine e grassi, non sono stati soltanto i trevigliesi residenti in quella zona della città.
Al coro delle proteste infatti, si sono uniti anche diversi cittadini della vicina Calvenzano, che nelle ultime settimane hanno denunciato la sempre maggiore frequenza di ondate di fetore che si susseguono soprattutto nelle ore serali o notturne della giornata, rendendo l’aria irrespirabile per diverso tempo. In particolare, nella notte tra il 23 e il 24 luglio, questa situazione si sarebbe protratta dalle 22 alle 6 del mattino seguente, costringendo quanti avrebbero preferito dormire con le finestre aperte per combattere la calura estiva a sigillarsi dentro casa.
Molteni: "Biglietto da visita inaccettabile"
Un disagio questo, che seppur persista da decenni, rischia oggi di seminare il malcontento in città e di compromettere il futuro della stessa zona sud, individuata dall’Amministrazione Imeri come una delle aree cittadine di maggiore sviluppo.
"Io trovo assurdo che un’area che dovrà essere il fiore all’occhiello della nostra città sia ancora protagonista di questa situazione – ha dichiarato Molteni – Il problema si sta trascinando da tempo e, stando alle testimonianze che ho raccolto e agli episodi in cui io stesso mi sono ritrovato coinvolto, negli ultimi mesi è addirittura peggiorato. Basti pensare che a fine luglio, noi del Partito Democratico, abbiamo organizzato la Festa dell’Unità a TreviglioFiera e, anche nella giornata in cui avevamo ospiti importanti, come la neo-parlamentare europea Cecilia Strada, posso assicurare che non si riusciva a respirare per colpa di questa puzza persistente e fastidiosa. Sinceramente non credo sia un bel biglietto da visita per la nostra città. Per questo, abbiamo sollecitato a più riprese l’Amministrazione sul tema, sia con le due interpellanze presentate a novembre 2023 e a giugno di quest’anno, sia con la richiesta di accesso agli atti che ho effettuato la scorsa settimana e che non mi ha soddisfatto appieno, per cui non escludo che ne farò un’altra nei prossimi giorni. Con alcuni residenti, inoltre, ci stiamo organizzando per fare una raccolta firme e per portare la situazione all’attenzione degli organi superiori. Ci sono strumenti tecnologici a sufficienza per poter risolvere il problema, però bisogna adoperarsi affinché vengano usati. Spero davvero che non sia necessario arrivare a mettere in piedi un comitato, perché mi auguro che si attivi quanto prima l’Assessorato all’ambiente".
Il piano dell'Ebc per abbattere le puzze
Quest’ultimo, nel corso del Consiglio comunale di fine giugno, aveva garantito l’avvio del Piano di investimenti quinquennale per l’abbattimento delle puzze promesso dalla "Ecb", con l’impianto di evaporazione dei semilavorati di processo che era già stato messo in funzione in via sperimentale e con l’istruttoria in corso sul nuovo impianto di trattamento delle acque reflue. E ad oggi, malgrado il moltiplicarsi delle segnalazioni, ha assicurato il prosieguo delle operazioni volte ad abbattere l’olezzo.
"A seguito del tavolo istituzionale da noi promosso – ha riferito l’assessore all’Ambiente MicheleBornaghi – risulta un recente controllo presso lo stabilimento ad opera di Arpa, unitamente ai carabinieri forestali, e che siano in corso verifiche in ordine al procedimento Aia da parte della Provincia. Dal canto nostro, vi è piena collaborazione con gli enti competenti, a cui con sistematicità l’Ufficio Ambiente cittadino invia le segnalazioni".
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