Autostrada, dubbi e preoccupazioni sul progetto. Ogliari: "La salute non vale quanto una rotonda"
Un'interrogazione presentata da "Vivere" riaccende i riflettori sul tema. Per la minoranza manca il "no" deciso all'opera da parte dell'Amministrazione
Il progetto dell’autostrada Bergamo-Treviglio torna sui banchi del Consiglio comunale. A riportare l’attenzione sul tema è stato il gruppo di minoranza "Vivere - La scelta civica" di Helga Ogliari e Vittorio Grossi che hanno presentato un’interrogazione al sindaco Silvano Zanoli per sapere cosa accadrà nei prossimi mesi, ma soprattutto come il Comune intende manifestare e portare avanti il proprio dissenso su un’opera che ancora divide la pianura.
"Nelle sue linee programmatiche 2021-2026 l’Amministrazione ha posto tra gli obiettivi di “contenere il consumo di suolo e tutelare gli insediamenti rurali e il nostro verde” confermando “l’impegno a esprimere il proprio dissenso all’Ipb in tutte le sue sedi in cui il Comune di Verdellino fosse chiamato ad esprimersi confermando la posizione espressa nella Conferenza dei servizi del 2012” oltre a promuovere incontri istituzionali per trovare soluzioni alternative e meno dannose per la viabilità bergamasca - si legge nel testo dell’interrogazione - L’Amministrazione, però, non ha mai aggiornato il Consiglio comunale sullo stato di avanzamento del progetto per questo oggi chiediamo: quali sono i prossimi passi per la realizzazione dell’opera, cosa è emerso dagli incontri e come il Comune ha espresso il suo dissenso e quali incontri ha promosso per suggerire altre soluzioni".
Il progetto dell’autostrada
La risposta del primo cittadino è arrivata mercoledì sera durante il Consiglio comunale. Zanoli ne ha approfittato per ripercorrere la storia recente di un progetto di cui si parla da vent’anni.
"Il tracciato dell’Autostrada Treviglio-Bergamo, così come proposta sino ad ora, toccherà i territori di Treviglio, Casirate, Pontirolo Nuovo, Fara Gera d’Adda, Ciserano, Boltiere, Verdellino, Osio Sotto, Osio Sopra, Levate, Dalmine e Stezzano. Non coinvolgerà il territorio di Bergamo in quanto il casello si troverà al confine tra i comuni di Dalmine e Stezzano. Un’autostrada a due corsie per senso di marcia, per lo più in trincea. Autostrade Bergamasche, la società capofila che realizzerà l’opera pensata a inizio anni Duemila, è alla guida di un gruppo di società che si è aggiudicato la progettazione, costruzione e gestione dell’infrastruttura. La società capofila in collaborazione con Cal Spa, la società pubblica (composta da Regione e Anas), ha recentemente comunicato lo slittamento ad agosto per la presentazione del progetto definitivo, che era prevista a giugno - ha illustrato il primo cittadino - Lo slittamento della presentazione del progetto definitivo influirà anche sulla data di avvio della Conferenza dei servizi, che difficilmente potrà avvenire prima del 2025, e anche sulle tempistiche della Valutazione di impatto ambientale (Via) e, infine sull’avvio dell’eventuale cantiere e sulla realizzazione dell’intera opera".
In attesa della Conferenza dei servizi
"A questa “Conferenza” i Comuni interessati potranno portare i propri contributi e pareri in merito alla proposta di infrastruttura che, nel frattempo, avranno avuto modo di analizzare una volta che verrà inviato loro il progetto definitivo - ha puntualizzato il primo cittadino - Questo sarà il momento nevralgico dove i comuni potranno evidenziare ufficialmente le loro rimostranze al progetto, chiedendone modifiche integrazioni o altro. A seguito della conferenza dei servizi e della procedura di Via (valutazione impatto ambientale), che sarà di competenza statale, dovrà arrivare l’approvazione del progetto definitivo prevista per la prima metà del 2025. L’esito della procedura è tutt’altro che scontato. In caso di esito favorevole l’iter progettuale continuerà, poi, con la redazione e l’approvazione del progetto esecutivo prevista per la fine del 2025. Dopodiché sarà il momento dell’apertura del cantiere e dell’inizio dei lavori che avranno una durata programmata in 30 mesi. Ed è così che, salvo intoppi, si arriverà all’apertura della Bergamo-Treviglio nel primo semestre 2028".
Questa la data contenuta nel cronoprogramma ufficiale per la realizzazione dell’infrastruttura che è stato recentemente aggiornato in virtù degli ultimi stati di avanzamento del progetto.
Le perplessità sul tavolo
Zanoli ha poi confermato l’impegno del Comune nel partecipare ai tavoli di confronto per esprimere i proprio dubbi sull’opera.
"Il Comune di Verdellino non ha partecipato all’incontro di aprile, ma ha partecipato a quelli precedenti e quello successivo di maggio, ribadendo in ogni occasione le proprie perplessità al progetto ed evidenziando in primis le fragilità di un territorio che dopo anni bui sta cercando in ogni modo di rialzare la testa, grazie ad una moltitudine di azioni di cui molte promosse dall’Amministrazione. Azioni che rischiano di interrompersi e di compromettersi per gli effetti negativi che la nuova infrastruttura potrebbe avere su quel contesto urbano".
In attesa dell’evolversi della situazione l’Amministrazione ha partecipato a "diversi confronti “riservati” con colleghi sindaci e con tecnici comunali, al fine di raffrontarsi costruttivamente sui prossimi passaggi e sulle azioni da condividere, con l’obiettivo di limitare i possibili danni derivanti dall’impatto della nuova infrastruttura".
Durante l’ultimo confronto avvenuto in Regione lo scorso 20 maggio è stato illustrato il "Quadro Ambientale" dell’ambito territoriale oggetto d’intervento, il tutto finalizzato allo "Studio di Impatto Ambientale". Tanti gli argomenti toccati: interazioni agricole, reti ecologiche, mitigazioni, connessioni (ecodotti).
"Tanti aspetti che sicuramente saranno tenuti in considerazione durante la fase di redazione dello «Studio di Impatto Ambientale», nonostante nell’incontro siano stati trattati con troppa superficialità ed in modo prettamente accademico - ha commentato Zanoli - Oltre alle azioni di rinaturalizzazione dei contesti interessati dall’infrastruttura e a quelle pertinenti la mitigazione visiva e alla riconnessione delle aree intercluse, è opportuno anzi direi indispensabile mettere in evidenza le interazioni sociali ed urbane specifiche di un quartiere fragile e allo stesso tempo giovane, che rischia di non avere strumenti e forza per contrapporsi con lucidità agli impatti derivanti da queste importanti trasformazioni".
Il ruolo delle Amministrazioni
"Il ruolo dell’Amministrazione e di tutti coloro che hanno a cuore il futuro di questo territorio dovrà essere quello di analizzare attentamente la documentazione che sarà trasmessa con il progetto definitivo e cercare di porre in atto e di suggerire agli enti preposti tutti gli accorgimenti finalizzati all’eliminazione dei rischi sopra menzionati (effetti fisici, ecologici, estetici e soprattutto sociali e culturali) - ha concluso Zanoli - Questo compito e ruolo sarà ancora più importante se dalla Conferenza dei Servizi e dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica emergerà un esito favorevole alla realizzazione dell’infrastruttura".
Ogliari: "Esserci critici non è essere contrari"
Insoddisfatti gli esponenti di "Vivere" che hanno subito sottolineato l’assenza di una posizione netta da parte dell’Amministrazione.
"Il sindaco non ha rispettato l’impegno del nostro emendamento accolto nelle linee programmatiche - ha commentato Ogliari - Esprimere delle timide perplessità non equivale al “no” che è l’unica posizione da assumere per il bene del nostro territorio e della comunità. Il sindaco dice che l’autostrada lambirà semplicemente il territorio di Verdellino. Non un centimetro di terreno verrà usato, ma non bisogna essere degli scienziati per capire che gli effetti di un’autostrada si sentiranno sulla salute di tutti. Concordo, invece, con il sindaco di Osio Sotto quando dice che i sindaci non devono pensare alle compensazioni: una rotatoria in Corso Europa non vale quanto la salute dei nostri figli e nipoti".
Valois e quella proposta di Forza Italia...
"Non è questo il momento di essere demagogici - ha commentato il capogruppo di minoranza “Insieme per cambiare” UmbertoValois - bisogna invece essere pragmatici. Un collegamento veloce sud-nord è utile? Io credo di sì. Contro questo progetto, non c’è mai stato nessun atto politico che lo contrastasse, non nel 2012 e nemmeno in seguito. Detto questo l’autostrada è l’unica soluzione? Come forza Italia abbiamo portato soluzioni alternative come il potenziamento della Cremasca, consegnando la proposta direttamente nelle mani del Ministro MatteoSalvini".
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