Dal Consiglio alle Commissioni: la maggioranza "pigliatutto"

La denuncia del centrosinistra di Romano: "Auspicavamo una collaborazione democratica, ma i fatti ci fanno desistere".

Polemiche

"Potevamo illuderci di chiedere democrazia, ma ci hanno tolto ogni dubbio". S’infiamma la polemica in Consiglio comunale, il motivo? La prova di forza della maggioranza di Gianfranco Gafforelli che dopo l'elezione del vicepresidente del Consiglio comunale fa il pieno di consiglieri anche nelle commissioni. Durante il primo consiglio comunale infatti, quello dell'insediamento del nuovo sindaco, la maggioranza ha sovvertito quella che ormai era diventata una tradizione della politica romanese: assegnare la carica di vicepresidente del Consiglio comunale ad un consigliere di minoranza. Eppure come emerge dal racconto dei diretti protagonisti le premesse c’erano tutte. Nelle due settimane precedenti alla seduta del Consiglio comunale, i capigruppo si sono incontrati con il sindaco Gianfranco Gafforelli e con il presidente del Consiglio Paolo Patelli, trovando una sorta di accordo che avrebbe garantito i voti necessari alla capogruppo del Partito Democratico Ludovica Paloschi per essere eletta vicepresidente del Consiglio comunale.

Cambio di rotta

Ma qualcosa strada facendo è cambiato. Durante la seduta infatti è stato eletto al posto della Paloschi, Enrico Franchini capogruppo di Forza Italia, facente parte della maggioranza di centrodestra. Un cambiamento brusco che ha sollevato un polverone. Da una parte il centrosinistra che si è sentito tradito dalle promesse del sindaco, dall’altra Gianfranco Gafforelli che ha spiegato  come l’accordo preso non fosse stato rispettato in primis proprio dal centrosinistra che invece di votare il candidato indicato dalla maggioranza ha votato scheda bianca facendo saltare il banco. E su questo punto Ludovica Paloschi ha voluto fare chiarezza.

"Quanto spiegato dal sindaco Gianfranco Gafforelli non corrisponde al vero e i fatti lo dimostrano.- ha detto - La prassi è che la minoranza voti scheda bianca, così è successo per dieci anni e così eravamo concordi. Il fatto di aver fatto saltare l’accordo è da imputare al centrodestra, alla maggioranza che evidentemente doveva ancora distribuire cariche per accontentare tutti".

Commissioni

Una prova di forza della maggioranza che vuole il controllo di tutti gli organi comunali che Ludovica Paloschi intravede anche nelle commissioni.

"Una dinamica che si può notare anche nella Commissione Trasparenza . - ha detto - Qui è previsto, proprio per la natura garantista dell' Istituzione, che vi sia un equilibrio di consiglieri tra maggioranza e minoranza ( tre e tre, ndr). Abbiamo avuto un confronto con Paolo Patelli presidente del Consiglio che ha garantito questo equilibrio ma nei fatti ci troviamo con tre consiglieri di maggioranza, due del centrosinistra e uno che spetta a Mario Suardi. Sappiamo tutti che Mario Suardi non è una minoranza ma un’estensione della maggioranza di Gafforelli, da cui ha ricevuto deleghe formali di Governo. Nei fatti ci troveremo in Commissione Trasparenza con quattro consiglieri di maggioranza e due di minoranza, insomma ci siamo illusi nelle premesse di chiedere democrazia ma con le loro azioni, gli amministratori ci hanno tolto ogni dubbio".

Argomentazioni condivise anche da Paola Suardi, capogruppo della lista civica di centrosinistra.

"I fatti parlano chiaro le decisioni prese dall’Amministrazione dimostrano la volontà di avere tutte le cariche e il controllo di tutte le Istituzioni comunali.- ha detto – Auspicavamo una collaborazione democratica ma non credo che davanti a questi fatti si possa realizzare".

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