Pumenengo

Continue avances e aggressioni, marito e moglie denunciano il vicino di casa stalker

La denuncia in seguito a un'aggressione avvenuta a metà gennaio

Continue avances e aggressioni, marito e moglie denunciano il vicino di casa stalker
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Per più di due anni hanno cercato di ignorare e tollerare quel vicino a dir poco invadente, intimoriti dalla sua imprevedibilità che spesso sfociava in violenza. A gennaio, però, l'ennesimo episodio sfociato in un'aggressione, ha convinto due coniugi a denunciare. Ieri, 11 luglio 2024, i carabinieri di Calcio hanno notificato al 33enne di origini albanesi - che si trovava già in carcere - un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Bergamo.

Le avances e l'aggressione

I fatti sono avvenuti a Pumenengo a metà gennaio 2024. In quell'occasione il 33enne aveva fermato la vicina di casa, una 34enne, pretendendo di avere rapporti sessuali con lei. La donna lo aveva respinto e lui, per tutta risposta, aveva iniziato a offenderla arrivando anche a minacciare di aggredire suo marito. Lei, impaurita, si era rifugiata in casa avvisando subito il coniuge, un 38enne, che è subito tornato a casa insieme al fratello di 45 anni.

All'arrivo dei due fratelli il 33enne si è scagliato contro il marito della 34enne colpendolo alla testa con un sasso e procurandogli una frattura al cranio. A quel punto erano stati allertati i carabinieri giunti sul posto con un equipaggio della Sezione Radiomobile della Compagnia di Treviglio. L'arrivo dei militari aveva spinto anche altri residenti a farsi avanti per denunciare il comportamento del 33enne, che nell'autunno del 2022 si era trasferito da Chiari a Pumenengo. Minacce quotidiane, vere e proprie persecuzioni nei confronti dei residenti e in particolare verso la 34enne che da gennaio 2022 aveva tollerato continue avances sessuali, gravi ingiurie e offese, anche di fronte ai propri figli minori.

Due anni di persecuzioni

Il suo stalker era arrivato a chiederle di consumare rapporti intimi con la minaccia di uccidere il marito 38enne se lei non avesse accettato. Anche il marito era divenuto poi oggetto di vessazioni continue, diventate nel tempo una vera e propria persecuzione. Con la denuncia da parte dei due coniugi e le testimonianze dei residenti, i carabinieri hanno potuto acquisire tutti gli elementi necessari per l’emissione della misura cautelare in carcere notificata al violento e pericoloso stalker.

Nel 2023 aveva stalkerizzato una 17enne

Al momento della notifica, il 33enne si trovava già in carcere a Bergamo per atti persecutori consumati a partire da settembre 2023 nei confronti di una diciassettenne. Per questo reato, il giovane era già destinatario di ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla giovane, con l’applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal Tribunale di Bergamo. Il provvedimento era scaturito da un’indagine dei carabinieri di Calcio a seguito della denuncia da parte dei genitori della minore, anche lei residente a Pumenengo, la quale, da settembre 2023, aveva subito numerose pressioni da parte del 33enne fino a causarle uno stato di ansia e di paura temendo che lui le potesse fare del male.

La seguiva ovunque, arrestato

In effetti, lo stalker, in più occasioni - seppur i genitori della minore gli avessero fatto intendere il forte disagio che la loro figlia stava vivendo per colpa sua – aveva continuato, imperterrito, a presentarsi davanti all’istituto scolastico della vittima per incontrarla e avvicinarla, quasi ogni giorno l'attendeva alla fermata dell'autobus e le aveva lasciato dei post-it con scritto il suo numero di telefono sul parabrezza dell'auto di famiglia. In un'occasione era salito sull’autobus che da scuola la riportava a casa, costringendola a scendere per rifugiarsi in un centro commerciale. Ai genitori della 17enne aveva fatto presente la sua ferma volontà di conoscerla, non curante della minore età e senza temere l’intervento dei carabinieri. Lo stalker, dopo alcune violazioni della misura, documentate dai carabinieri, era stato portato in carcere.

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