Jona Motta, premiato dal Cern per la sua tesi sui bosoni di Higgs
Classe 1996 è il vincitore del Cms Thesis Award, l’importante riconoscimento del Cern di Ginevra che premia le migliori tesi di dottorato
di Thomas Paratico
È’ Jona Motta, ciseranese classe 1996, il vincitore del Cms Thesis Award, l’importante riconoscimento del Cern di Ginevra che premia le migliori tesi di dottorato. Motta, che attualmente risiede in Svizzera tra Ginevra e Zurigo, ha vissuto a Ciserano fino ai 15 anni e dopo il conseguimento del diploma scientifico nella Scuola Militare Aeronautica «Giulio Douhet» a Firenze si è laureato in fisica all’Università degli Studi di Milano Bicocca.
Da Ciserano al Cern
Alla fine del terzo anno di università ha partecipato ad un concorso, su scala mondiale, per entrare in un corso di studi magistrale di doppia laurea tra l’ETH di Zurigo e l’Ècole Polytechnique di Parigi, nei due anni successivi ha preso la doppia laurea in fisica delle alte energie.
«Nel 2020 ho iniziato il dottorato a Parigi all’Ècole Polytechnique e l’ho terminato nel 2023, ora mi sono trasferito in Svizzera per iniziare il post-doc» ha affermato Motta.
Dell’Italia al ventisettenne manca il bel tempo, tuttavia, «offre molte meno opportunità di grandi città come Parigi e Ginevra» ha commentato.
Tre i ricercatori premiati dal Cern: Christopher Brown, Spandan Mondal e appunto Motta con la sua tesi intitolata «Sviluppo di algoritmi di trigger τ basati sul machine learning (o intelligenza artificiale) e ricerca della produzione di coppie di bosoni di Higgs nel canale di decadimento bbττ con il rivelatore CMS a LHC». Una delle parti della tesi è infatti costituita dallo studio delle coppie di bosoni di Higgs, scoperti proprio al Cern nel 2012.
«È stato uno studio sulla possibilità del bosone di Higgs di interagire con sé stesso, una caratteristica peculiare e per studiarla l’unico modo diretto è cercare la produzione di coppie di bosoni, prodotti allo stesso tempo - ha spiegato Motta - Il bosone di Higgs di per sé è la manifestazione fisica di una cosa sottostante che è ciò che chiamiamo meccanismo di Higgs, che postula l’esistenza di un campo che permea l’intero universo. Qualsiasi particella all’interno di questo campo acquisisce una massa dovuta all’interazione con questo campo».
Docente a Zurigo
Attualmente Jona Motta lavora all’università di Zurigo dove insegna, quest’anno nell’ultimo semestre ha tenuto un oratorio di fisica delle particelle. Sul futuro il ricercatore bergamasco ha le idee chiare: «L’obiettivo è rimanere nell’ambito della ricerca o come ricercatore in università o al Cern, una strada lunga e difficile». I complimenti, per aver ottenuto un titolo considerato tra i più prestigiosi al mondo nel campo della fisica atomica, sono arrivati anche dall’Amministrazione comunale di Ciserano che si è congratulata con il giovane ricercatore, eccellenza bergamasca nel mondo.
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