Trasporto scolastico, la gara va deserta: il prossimo anno gli studenti resteranno a piedi
Dura la critica delle minoranze e le preoccupazioni del Comitato genitori: "Così si spopola il plesso in paese"
La gara per il trasporto scolastico per le scuole di Verdellino va deserta: il prossimo anno gli studenti resteranno a piedi. Letteralmente.
Brutte notizie per le famiglie verdellinesi che già nei mesi scorsi erano state informate della difficoltà del Comune nel reperire autisti disponibili a garantire il servizio di trasporto scolastico per le scuole medie e per il tragitto andata e ritorno per la mensa alle elementari.
Salta il trasporto scolastico
La situazione non prometteva nulla di buono, ma l’Amministrazione comunale si era impegnata a trovare una soluzione attraverso una gara pubblica che, però, non ha dato il risultato sperato. A confermarlo sono stati il sindaco Silvano Zanoli e l’assessore Guido Bonacina firmatari di una comunicazione diffusa sui social e attraverso il Comitato genitori alle famiglie verdellinesi.
"La procedura di gara con la quale si auspicava di procedere all'affidamento del servizio di trasporto scolastico, è andata deserta - hanno fatto sapere - Anche l'ulteriore operatore di autotrasporti interpellato in separata sede ha confermato la carenza di autisti disponibili ed ha stimato il costo per la gestione del servizio per un totale almeno doppio rispetto all'attuale, e ciò senza contare il costo per l'assistente necessario per mantenere l'ordine e il corretto comportamento durante le corse".
Il riferimento è rivolto agli episodi di danneggiamento e maleducazione avvenuti a bordo dei bus proprio durante le corse. Fatti che erano stati riportati anche in Consiglio comunale e per i quali era stata richiesta la presenza di un adulto accompagnatore. Vista la situazione, quindi, il servizio di trasporto scolastico non potrà essere garantito per il prossimo anno scolastico, né per il tragitto andata e ritorno in refettorio degli alunni della primaria di Verdellino, né per gli studenti delle medie.
"Quindi, per quanto riguarda il trasporto per i ragazzi della scuola secondaria, constatiamo con rammarico che siamo nell'impossibilità di proseguire, e di dare continuità a questo servizio e momento educativo-formativo fuori aula - prosegue la nota - Per quanto riguarda la refezione scolastica per gli studenti delle elementari di Verdellino, il servizio sarà garantito utilizzando gli stessi locali presenti nel plesso scolastico, appositamente adibiti ad uso esclusivo, tramite porzionamento in loco autorizzato dal Ats Bergamo".
Valois: "Al primo problema si molla la presa"
Una situazione temporanea per la quale l’Amministrazione cercherà di trovare nuove soluzioni, ma anche ha sollevato in poco tempo lo scontento dei genitori e le perplessità delle minoranze.
"Un altro servizio in meno per la nostra comunità, dopo la poca attenzione alle manutenzioni, allo sport e alle associazioni, la Giunta ha deciso di tagliare un altro servizio importante per i nostri giovani studenti - ha commentato Umberto Valois (Insieme per cambiare) - La cosa non ci stupisce, il sentore di non riuscire a trovare delle soluzioni era già avvertito da qualche mese. Il sindaco al primo problema molla la presa e toglie il servizio ai cittadini non trovando soluzioni adeguate. Tutte le amministrazioni che si sono succedute nel tempo hanno attraversato momenti di difficoltà, però con impegno dedizione e senso istituzionale hanno trovato sempre dei rimedi. Sarebbe bastato aumentare l’investimento negli stanziamenti per la scuola per i ragazzi, per aumentare la possibilità di partecipazione al bando o prestare il servizio con altre forme dirette o indirette di gestione. A Verdellino e Zingonia in soli tre anni di nuova gestione Zanoli stiamo vivendo una involuzione della qualità della vita per diminuzione di opere e servizi".
Una dura accusa a cui ha fatto eco anche Fabio Calenzo.
"La soppressione del servizio di trasporto è l’ennesima dimostrazione della scarsa qualità amministrativa di chi è a capo della governance del Comune di Verdellino - ha sottolineato - Il risultato è che ad oggi 12 bambini che erano iscritti alle scuole primarie di via Marconi andranno fuori paese il prossimo anno scolastico".
Ogliari: "Si puntava a una gara deserta"
Critica anche la posizione di Helga Ogliari (Vivere).
"Se il Comune ha speso 40 mila euro nell’ultimo anno scolastico e ha fatto una gara con spesa massima di 114.500 euro per tre anni vuol dire che o non ha tenuto conto della realtà o si puntava ad avere una gara deserta - ha commentato - Sono molto preoccupata per la qualità del servizio di mensa alla primaria di Verdellino viste le continue lamentele dei genitori nell’anno scolastico 21-22 dove i bambini pranzavano a scuola. Se un’Amministrazione decide di sopprimere un servizio dovrebbe farlo in modo responsabile e non scaricare la colpa sul mercato o peggio ancora citare gli atti vandalici dei ragazzi. Perché la responsabilità si insegna con l’esempio".
Comitato genitori: "Inevitabile lo svuotamento del plesso"
A pagarne il prezzo saranno, però, le famiglie che attraverso il Comitato genitori hanno evidenziato la conseguenza di scelte di questo genere ovvero lo svuotamento della primaria di Verdellino.
"Il mercato di oggi è diverso da quello di qualche anno fa, quando fu assegnato il servizio di trasporto scolastico, e non tenerne conto nella gara d'appalto, o è segno di non conoscenza di queste dinamiche di mercato, o se si conoscono queste dinamiche è un modo come un altro per non trovare possibili società interessate a svolgere il servizio - ha commentato il presidente del Comitato Efrem Vitali - Rammarica inoltre il fatto che la comunicazione sia arrivata alle famiglie solo ora, a scuole chiuse, chiedendo anche il supporto del Comitato Genitori nella sua diffusione. Purtroppo questo modo di approcciare alcuni temi che ruotano attorno alla scuola, contribuisce inevitabilmente, insieme al calo delle natalità, ad un lento ma inesorabile svuotamento del plesso della primaria di Verdellino. Aspetto, anche questo, che a favore del polo unico scolastico poteva certamente esser gestito diversamente con un maggiore coinvolgimento delle famiglie".
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