Caravaggio

È morta la ragazzina di Caravaggio finita sott'acqua in piscina con il Grest. Raccolta fondi per la famiglia

I genitori in una nota: "Siamo determinati, con il supporto dei nostri avvocati, ad ottenere giustizia per Fatou e a evitare che simili tragedie possano, in futuro, colpire altre famiglie".

È morta la ragazzina di Caravaggio finita sott'acqua in piscina con il Grest. Raccolta fondi per la famiglia
Pubblicato:
Aggiornato:

Non ce l'ha fatta. È finita nel peggiore dei modi, la già tragica vicenda che in questi giorni ha tenuto con il fiato sospeso tutta la Bassa bergamasca. La piccola Fatou, 11enne di origine senegalese che lunedì   è stata trovata priva di sensi in piscina a Inzago, è stata dichiarata morta.

La nota della famiglia di Fatou

A confermarlo è la stessa famiglia, che ora chiede giustizia (un'indagine è stata aperta nei confronti, tra gli altri, del sacerdote responsabile del Grest di Caravaggio)-

"Siamo profondamente addolorati e confusi dalla terribile situazione che stiamo vivendo, ribadiamo la richiesta di fornire qualsiasi informazione utile alle indagini, alle autorità competenti, ogni piccola informazione può aiutarci a far luce su questa vicenda. Vi ringraziamo ancora tutti per l'immensa vicinanza che ci state dando. Ringraziamo in particolare L'ospedale di Bergamo, la Procura della repubblica e gli organi inquirenti, per la tempestività con la quale hanno avviato le indagini finalizzate a ricostruire le responsabilità del tragico evento. Siamo determinati, con il supporto dei nostri avvocati, ad ottenere giustizia per Fatou e a evitare che simili tragedie possano, in futuro, colpire altre famiglie. La nostra volontà più grande in questo momento è riportare la piccola Fatou nella terra dove è nata, dove sarebbe tornata, come diceva sempre, finita l’università in italia. Vogliamo esaudire quest'ultimo desiderio in modo che possa ricongiungersi a tutta la sua famiglia natia e alla terra che l'ha vista crescere. Per questo abbiamo iniziato una raccolta fondi per permettere ai genitori di riportarla in Senegal".

La tragedia a Inzago

La bambina, di origini senegalesi e da pochi mesi in Italia, si trovava al parco "Aquaneva" con i compagni del Centro estivo. Una comitiva di circa 200 tra bambini e ragazzi, oltre agli animatori e al curato don Andrea Piana, che avrebbero dovuto trascorrere una giornata all’insegna del divertimento. Una giornata che si è invece trasformata in un dramma.

In prognosi riservata per tre giorni

L’11enne è rimasta  ricoverata in prognosi riservata e in condizioni gravissime, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Con lei   i suoi genitori, che da quel giorno non si sono staccati un attimo dal capezzale della figlia, nella sua lotta contro la morte. Così come instancabili sono le preghiere della comunità, colpita come un fulmine a ciel sereno da questo dramma.

Lunedì la comitiva di caravaggini era arrivata di buon ora all’impianto di Inzago. I bambini, trepidanti, non vedevano l’ora di poter giocare in acqua. Cosa sia successo è ancora presto per dirlo. Luce verrà fatta dal Comando di Polizia locale della cittadina meneghina, che sta conducendo le indagini con il coordinamento della Procura di Milano. L’obiettivo è cercare di capire cosa sia accaduto alla ragazzina. L’unica certezza è che è stata notata da un educatore sul fondo di una piscina alta 1,6 metri. Quest’ultimo, assieme a un bagnino, resisi conto che era in arresto cardiocircolatorio, le hanno prestato i primi soccorsi in attesa dell’arrivo dei sanitari. Che, dopo averla stabilizzata, l’hanno trasportata in elicottero all’ospedale di Bergamo. Le sue condizioni continuano a essere molto gravi, anche se vengono definite stabili.

Si indaga sulle cause

Al momento si ignora da quanto tempo la ragazzina fosse sott’acqua, né i motivi per cui abbia perso i sensi, Secondo quanto riferito dai famigliari, l’11enne non era un’esperta nuotatrice. Gli agenti della Locale di Inzago stanno sentendo le persone presenti sul posto quella mattina, ma al momento non sono emersi particolari decisivi.
Nel frattempo, il curato dell’oratorio don Andrea Piana ha ricevuto l’elezione di domicilio, procedura che anticipa l’inserimento nel registro degli indagati. Un atto dovuto, dal momento che il sacerdote è il responsabile del Centro estivo di Caravaggio che aveva organizzato la gita al parco acquatico inzaghese. Ad assisterlo c’è l’avvocato Rocco Lombardo. Tra gli indagati risulta esserci anche il bagnino della struttura di Inzago che era di turno lunedì mattina.
Intanto in parrocchia c’è un comprensibile riserbo sulla vicenda.

A Caravaggio bandiere a mezz'asta

Sulla vicenda, oggi pomeriggio, giovedì 20 giugno, è intervenuto anche il primo cittadino di Caravaggio Claudio Bolandrini. 

"È una tragedia che lascia sgomenta l'intera comunità. Abbiamo sperato nel miracolo e pregato affinché la bimba si riprendesse. Ci stringiamo con grande affetto attorno alla famiglia di Fatou e a quella dell'oratorio, a don Andrea, agli animatori, ai bambini e ai ragazzi del Cre, tutti colpiti da un dolore ingiusto e impossibile da esprimere. Insieme agli assessori e ai consiglieri, contribuirò alla raccolta fondi destinata ad esaudire l'ultimo desiderio di Fatou, della sua mamma e del suo papà: il viaggio che la riporterà in Senegal, la sua terra natia. Avrei voluto che in Italia si potesse avverare il tuo sogno di laurearti, piccola Fatou. Proteggi dal cielo i tuoi cari e dai loro conforto in questo terribile momento"

Vuoi restare sempre aggiornato?

📱"𝗣𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗧𝗿𝗲𝘃𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼" è ora anche un canale 𝗪𝗵𝗮𝘁𝘀𝗔𝗽𝗽

In un solo posto, troverai tutte le notizie più importanti della giornata dal tuo territorio, 𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘃𝘂𝗼𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗵𝗲, dalla sezione "Aggiornamenti" di WhatsApp.
🔗𝗖𝗹𝗶𝗰𝗰𝗮 𝘀𝘂𝗹 𝗹𝗶𝗻𝗸 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝘁𝗶 𝗮𝗹 𝗰𝗮𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗣𝗿𝗶𝗺𝗮𝗧𝗿𝗲𝘃𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼!
https://whatsapp.com/channel/0029VaEHNSEK5cD5VhYIts2h

Seguici sui nostri canali