Le umili origini, l'amore per l'Arma e per Zingonia: standing ovation per il maggiore Tucci

"Zingonia è la mia seconda famiglia, la mia grande famiglia. Oggi questa onorificenza la sento molto, e la sento meritata perché ho sempre agito nel bene e nell'interesse della comunità".

Tucci, cittadino onorario

Parla ai giovani e a tratti si commuove ripercorrendo i 31 anni di "vita vissuta", come li ha definiti lui, il maggiore Gerardo Tucci, protagonista questa mattina, domenica 2 giugno, di uno dei momenti più emozionanti della storia recente di Zingonia. La voce trema a tratti quando racconta la sua vita, le umili origini e poi l'Arma e l'arrivo a soli 28 anni in un territorio difficile e complesso come quello di Zingonia.

Nella platea le istituzioni che l'hanno accompagnato in questi anni, sindaci ed ex sindaci, amministratori, associazioni, e i giovani della classe 2006 che oggi hanno ricevuto una copia della Costituzione italiana. A loro ha rivolto un discorso accorato partito proprio da un articolo della Carta costituzionale, il numero 3 che difende il principio di uguaglianza, pari dignità sociale davanti alla legge a prescindere dalle condizioni personali e sociali.

"L'Arma è la mia vita"

"La Costituzione dice che spetta allo Stato rimuovere questi ostacoli: siamo tutti uguali - ha spiegato - Io vengo da una famiglia umile, povera e dignitosa. A scuola andavo bene, licenziato dalle medie con ottimo e l'indicazione che avrei potuto frequentare qualsiasi scuola, dovevo fare i conti con le condizioni di povertà della mia famiglia in anni di profonda crisi. Poi la decisione di arruolarmi nell'Arma. L'Arma è la mia vita, la mia famiglia, mi ha adottato, così sono riuscito a studiare, ho preso una laurea in Giurisprudenza - la voce si rompe quando parla del legame con i carabinieri - L'Arma mi ha consentito di migliorare, mai nella mia vita mi sarei immaginato di trovarmi qui a ricevere una cittadinanza onoraria. Questo me l'ha concesso Zingonia".

La rinascita di Zingonia

"La riqualificazione è passata attraverso anni bui e difficili - ha proseguito - A Zingonia ha funzionato la rete, senza ego e prime donne, nell'interesse della comunità, la mia attenzione è stata sempre concentrata sulle persone più sfortunate e sofferenti, ma laboriose. Negli anni sono sono riuscito ad acquisire l'autorevolezza del vivere quotidiano con sacrifici senza imporre l'autorità della divisa. Una rinascita raggiunta anche con un forte e duro confronto. Questa onorificenza non mi viene regalata perché mi viene rilasciata da un'Amministrazione con cui ho avuto confronti duri. La sento tanto e la sento meritata perché ho agito sempre e solo nell'interesse della comunità".

Poi un ultimo messaggio rivolto ai ragazzi: "Impegnatevi, avvicinatevi all'Amministrazione, chiedete il vostro coinvolgimento, credeteci perché solo così possiamo dare continuità alla rinascita di Zingonia".

Standing ovation per il maggiore Tucci, che ha ricevuto - oltre alla cittadinanza onoraria - anche un prezioso piatto ceramico con lo stemma del comune di Verdellino realizzato dal maestro d'arte Luca Campus.

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