È la polpetta di Vidalengo la prima specialità locale ad ottenere la "De. Co"
La Giunta di Caravaggio in seguito al parere favorevole della commissione costituita ad hoc, ha conferito la denominazione di origine comunale e approvato il disciplinare di produzione.
La Giunta di Caravaggio in seguito al parere favorevole della commissione costituita ad hoc, ha conferito la denominazione di origine comunale e approvato il disciplinare di produzione.
Le polpette
Originarie della Persia, le polpette sono arrivate in Europa nel periodo della conquista della Spagna da parte degli arabi e oggi sono estremamente diffuse nella cultura culinaria italiana.
"Quelle vidalenghesi hanno origini antichissime e devono i loro natali alla cultura popolare del recupero - si legge nelle motivazioni allegate al riconoscimento - Le prime notizie della presenza di questo piatto sulle tavole bergamasche risalgono alla fine del XVII secolo, citate in un ricettario, il “Cocho bergamasco”, che ci riporta indietro nel tempo, quando anche Caravaggio con le sue frazioni era un territorio di agricoltori e allevatori con famiglie numerose e pochi mezzi economici, i cui abitanti erano quindi soliti riutilizzare la carne di manzo e di vitello avanzata mescolata a ingredienti come pane raffermo, latte, uova e altri prodotti della nostra terra. La tradizione di preparare e consumare polpette si è tramandata fino ai nostri giorni grazie anche alla “Piazza dei sapori”, che ha continuato a produrle secondo le modalità che si sono consolidate nel tempo a livello locale, utilizzando materie prime presenti sul territorio e derivanti da aziende del territorio, apportando anche tecniche innovative, così da rendere le polpette un prodotto tipico della frazione di Vidalengo".
L'ideatore
Raggiante L'ideatore Omobono Maroni, che da più vent’anni ne prepara 150-170 la settimana per i suoi clienti, che arrivano anche da fuori provincia per acquistarle.
"Per il 50% le polpette sono fatte di pane raffermo grattugiato, patate, uova e latte senza lattosio - ha spiegato - per l’altro 50% di un’unica materia prima che le qualifica: pollo al forno disossato o mortadella o prosciutto cotto o prosciutto crudo o arrosto di vitello cotto al forno o salsiccia di maiale fresca saltata in padella o manzo fresco macinato e saltato in padella oppure manzo macinato saltato in padella e aglio. Ognuno sceglie quella che preferisce. Sono molto felice, ringrazio la commissione, l’assessore Juri Cattelani e il sindaco per questo riconoscimento".
Il sindaco
"Con la “De.Co.” l’Amministrazione intende valorizzare e tutelare quei prodotti tipici che fanno parte del patrimonio gastronomico della comunità e concorrono a costituirne anche l’identità culturale - ha commentato proprio il primo cittadino Claudio Bolandrini - Ringrazio anch’io Omobono Maroni e la sua “Piazza dei Sapori” per aver condiviso e fatto sua la finalità promossa dall’apposito regolamento approvato dal Consiglio comunale".
Vuoi restare sempre aggiornato?
📱"𝗣𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗧𝗿𝗲𝘃𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼" è ora anche un canale 𝗪𝗵𝗮𝘁𝘀𝗔𝗽𝗽
In un solo posto, troverai tutte le notizie più importanti della giornata dal tuo territorio, 𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘃𝘂𝗼𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗵𝗲, dalla sezione "Aggiornamenti" di WhatsApp.
🔗𝗖𝗹𝗶𝗰𝗰𝗮 𝘀𝘂𝗹 𝗹𝗶𝗻𝗸 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝘁𝗶 𝗮𝗹 𝗰𝗮𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗣𝗿𝗶𝗺𝗮𝗧𝗿𝗲𝘃𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼!
https://whatsapp.com/channel/0029VaEHNSEK5cD5VhYIts2h