"Omnibus 65" a pagamento, il Pd tuona: "Avete mentito agli elettori"
Polemiche in Consiglio comunale, l'opposizione attacca: "Nel programma elettorale avevate promesso che sarebbe rimasto gratuito"
"Nel vostro programma elettorale avevate promesso che 'Omnibus 65' sarebbe rimasto gratuito. E invece ora lo fate pagare. Avete mentito ai cittadini".
Omnibus 65
Sono le dure parole di Matilde Tura, capogruppo del Pd, che martedì 30 aprile 2024, in Consiglio comunale, ha presentato una mozione per chiedere di mantenere gratuito il servizio di trasporto per anziani over 65. La Giunta comunale ha infatti stabilito che a partire dall’1 maggio 2024 gli utenti dovranno pagare un’iscrizione annuale di 15 euro. Una decisione dettata anche dal fatto che la Fondazione Same non sponsorizzerà più l’iniziativa. Tura ha quindi presentato la proposta per chiedere all’Amministrazione comunale di reperire i 10 mila euro necessari per mantenere il servizio gratuito.
"Mozione pretestuosa e strumentale"
"Omnibus 65è servizio unico nel suo genere che risponde al bisogno di mobilità degli anziani - ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali Pinuccia Prandina in risposta a Tura - E’ venuto meno il contributo di 12 mila euro dell’azienda che supportava il progetto e si è quindi deciso di introdurre una quota annuale di iscrizione di 15 euro per chi vuole servirsi del minibus: ovvero 6 centesimi al giorno. Lo abbiamo spiegato nel corso di un’assemblea con gli utenti e nessuno dei cittadini ha sollevato obiezioni e rimostranze. Il mio invito alla maggioranza è quindi quello di respingere la mozione perché pretestuosa e strumentale".
L'attacco dell'opposizione
Per l’opposizione, però, non è una questione meramente economica, ma di principio e correttezza nei confronti dei cittadini.
"Voi avete scritto nel vostro programma elettorale, a pagina 7, che avreste mantenuto il servizio Omnibus 65 gratuito - ha replicato la capogruppo del Pd - E’ un impegno che avete preso nei confronti degli elettori. Questo si chiama “mentire”. Il programma lo avete scritto voi, non io. E’ triste prendere in giro le persone e rimangiarsi la parola. Dire che nessuno ha avuto obiezioni lascia il tempo che trova perché non credo che nell’assemblea ci fossero tutte le 700 persone che hanno utilizzato il servizio lo scorso anno. Dieci mila euro all’anno si possono trovare, almeno per la vostra dignità di rispettare una promessa elettorale".
"Era necessaria una regolarizzazione"
Una posizione, quella di Matilde Tura, supportata anche dai colleghi di minoranza. Per Mariagrazia Morini il Comune "gratta il fondo del barile", mentre Federico De Ponti ha sottolineato che "poco cambia sostenere che si tratta di una quota associativa e non di un biglietto: è comunque un servizio che ora è gravato da un costo". Erik Molteni ha invece chiesto se ci sono problemi di bilancio "per non riuscire a mantenere il servizio gratuito".
"Il bando per trovare un nuovo sponsor lo faremo comunque perché Omnibus 65 per noi è importante - ha infine chiarito il sindaco Juri Imeri - C’era però una necessità di regolarizzazione attraverso un’iscrizione. Il servizio rimane gratuito, è inutile che si giochi sulle parole. Sono stato io a proporre di introdurre una quota associativa e mi prendo la responsabilità. Io non sento lamentele in merito - ha infine concluso il primo cittadino - Anzi, tanti cittadini mi dicono che sono addirittura pochi 15 euro l’anno".
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