Un salto nel tempo nel passato medievale FOTO
In scena la rievocazione storica di «Castrum Soncini»
«Mille e non più Mille», secondo la tradizione, gridavano coloro che nel Medioevo credevano che in quell’anno ci sarebbe stata l’Apocalisse. L’espressione è adatta anche alla rievocazione storica di «Castrum Soncini», i cui partecipanti si sono ormai stabilizzati attorno al migliaio. 996 per la precisione gli ingressi all’edizione appena conclusa, svoltasi tra 30 settembre e primo ottobre.
Uno spaccato di vita d’altri tempi
Filo conduttore la vita quotidiana nel Medioevo: spazio quindi ai mestieri tipici dell’epoca, con i rievocatori della Confraternita del Dragone e di altre numerose associazioni a impersonare fabbri, falegnami, venditori di tessuti. I volontari di «Castrum Soncini», invece, hanno allestito nel piazzale antistante la Rocca delle postazioni per i laboratori didattici. Bambini e adulti hanno potuto provare a scrivere con la penna d’oca e hanno potuto fabbricare un foglio di carta partendo dagli stracci.
Gli spettacoli
Sabato sera l’attenzione è stata catalizzata dagli spettacoli – uno alle 21 o uno finale alle 23 – e dai numeri con il fuoco degli Alkemika. Il pomeriggio della domenica i presenti hanno visto in azione i falchi addestrati. In molti hanno beneficiato del «battesimo del guanto», provando l’emozione di far librare in volo o farsi atterrare sull’avambraccio un rapace. Altro effetto positivo ottenuto grazie a questi feroci uccelli: per un giorno i piccioni in Rocca non si sono praticamente visti.
Tirando le fila
«Un grande lavoro e un esito in linea con le edizioni scorse, nonostante il cielo coperto», ha commentato il presidente di «Castrum Soncini», Fabio Maestri. Un risultato possibile grazie all’impegno di una ventina di volontari che si sono alternati tra stand laboratoriali e visite guidate nei due giorni di rievocazione. Il prossimo appuntamento targato «Castrum» è alla fine mese, per la manifestazione «Halloween in Rocca».