Dopo la protesta Cologno al Serio avrà il suo "doppio" umido
Avallata la proposta di Rinaldi (M5S), dopo la raccolta firme in paese
Accolta la proposta di effettuare un secondo passaggio settimanale per la raccolta dell’umido a Cologno al Serio: dopo la proposta pubblica e la raccolta di firme, la prima cittadina Chiara Drago ha annunciato che per il periodo tra maggio a ottobre il Piano economico finanziario (Pef) della Tari prevedrà il servizio aggiuntivo.
La protesta del M5S a Cologno al Serio
È da un mese e mezzo che l’attivista del Movimento cinque stelle e delegato CGIL della funzione pubblica Giuseppe Rinaldi raccoglie firme per raggiungere questo obiettivo. Il clima piovoso non ha aiutato ma comunque sono una cinquantina le persone che hanno firmato il testo che segue.
"Visti i cambiamenti climatici, che negli ultimi anni hanno portato ad un aumento delle temperature - si legge nel testo della petizione - si rende necessario estendere il periodo della raccolta dell’umido, al mese di maggio e ottobre, due volte a settimana. Tra maggio e ottobre, le temperature sono arrivate sopra i 30°C, facendo diventare i contenitori dell’umido l’habitat per eccellenza di batteri, microbi, virus, muffe e salmonelle. In queste condizioni i microorganismi si moltiplicano, i resti del cibo vanno in putrefazione e la cucina diventa un ambiente maleodorante e a rischio biologico. Queste problematiche sono avvertite in misura maggiore in appartamenti privi di balconi, o di uno spazio dove poter riporre il bidoncino, in attesa che venga ritirato. In questo modo, forse, si eviterebbe di trovare nei cestini, lungo le vie del paese, le buste contenente l’umido. A tal proposito, visto l’impegno dei cittadini che, quotidianamente, si dedicano ad una corretta raccolta, permettendo il riciclo e un beneficio economico e ambientale, si chiede all’Amministrazione comunale di considerare quanto richiesto".
La sindaca sposa la causa
Una proposta che sin dall’inizio Drago aveva assicurato di voler prendere in considerazione, pur ricordando che "aggiungere più ritiri o servizi comporta un aumento della Tari, che per legge deve ricomprendere ogni spesa relativa alla gestione dei rifiuti". Si era però detta "fiduciosa di poter rispondere positivamente a questa proposta minimizzando i costi e introducendo ulteriori modalità di efficientamento della raccolta differenziata". Accolta la proposta, non sarà quindi ora più necessario il passaggio in Consiglio comunale per discutere dell'iniziativa del cittadino.
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