Al martinenghese Cartella la prestigiosa Freedom of the City of London

Martino Cartella di Martinengo insignito di una prestigiosa onorificenza reale inglese, la «Freedom of the City of London» che verrà conferita a inizio maggio.

Freedom of the City of London

Una benemerenza di antichissima tradizione, che risale al 1237, originariamente assegnata per distinguere i cittadini ed aiutarli a svolgere al meglio le loro attività, considerata un requisito essenziale per tutti coloro che aspiravano ad esercitare affari e commerci con lo Square Mile. Non sono molti gli italiani che l’hanno ottenuta e tra personaggi del calibro di Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi, Guglielmo Marconi e Luciano Pavarotti ora c’è anche lui, un orgoglio per tutta Martinengo, che ha visto uno dei suoi figli affermarsi ad alto livello anche all’estero.

Una carriera brillante

Cartella, classe 1944, proviene da una famiglia di industriali del settore tessile e cresce tra scuola e oratorio negli anni di don Camillo Chiesa. Nel 1964 arriva il diploma di ragioniere all’«Istituto Commerciale Vittorio Emanuele II» di Bergamo, compagno di classe di Franco Tentorio, poi sindaco di Bergamo, quindi l’iscrizione all’Università Bocconi. Un giovane di belle prospettive insomma, che da un problema ha saputo poi trarre un’opportunità che gli ha cambiato la vita: a causa di un diverbio con la famiglia infatti si trasferisce dallo zio Angelo Cartella, residente nel Lussemburgo, riuscendo a ottenere permessi di lavoro di sei mesi che gli hanno consentito di lavorare e studiare in Inghilterra nel 1966 e 1967. Rientrato a Bergamo l’anno dopo, trova lavoro come contabile all’«Atalanta Bergamasca Calcio SpA», per poi passare alla «Compagnia Generale del Disco-Sugar Editore» a Milano, quindi nel 1970 viene assunto alla «Legler Industria Tessile SpA» di Ponte San Pietro come corrispondente all’Ufficio vendite di lingua inglese.

Qui comincia una brillante carriera che nel 1975 lo vede incaricato di dirigere la filiale di Londra, la «Legler Stoffels & Co. Ltd». Nel 1980 accetta poi la posizione di direttore vendite a New York dalla «J.P. Stevens Inc.», una multinazionale tessile che all’epoca era la più grande del mondo con i suoi 45 mila dipendenti. A lui la responsabilità di 56 uffici in tutto il globo, il principale a Londra. Nel 1984 il cambio di rotta: Cartella decide di mettersi in proprio e costituisce a Londra la società «Bergamo Services UK Limited», specializzata nella rappresentanza di produttori tessili italiani, che presto raggiunge un fatturato significativo e 12 dipendenti. Nel 1989 diventa segretario del circolo dell’«Ente Bergamaschi nel Mondo» del Regno Unito, e nel 1991 assume la carica di rappresentante legale della «Lovable Italiana», sempre nel Regno Unito, e di supervisore della «Lovable UK» fino al 1994.

Nel 1995 nuovo balzo in avanti, quando viene assunto dal Governo dello Stato del Victoria, in Australia, in qualità di consigliere economico, responsabile per l’Europa. Sarà lui a convincere il console generale a visitare Bergamo, conoscere il sindaco e incontrare un gruppo di imprenditori locali in Provincia. Sempre lui, nel 2000, accompagna il governatore, di origine veneta, in una visita ufficiale in Italia, facendo da traduttore negli incontri con il sindaco di Venezia e il presidente della Regione. Cartella non si ferma mai: ottenuto il brevetto di «Business Adviser», registrato al Ministero dell’Industria, si iscrive all’albo dei consulenti aziendali e lavora per il Governo di Londra fino al congedo, nel marzo del 2010. La vita del pensionato però gli va presto stretta e così dopo alcuni anni riattiva la «Bergamo Associates Limited», aprendo uno studio di commercialisti specializzato in clienti italiani che hanno «Limited Companies» nel Regno Unito. Prima a Londra e dal 2016 a Peterborough.
Cartella non ho mai terminato la Bocconi ma ha preso una laurea in International marketing (First with Honour) alla Marlborough University ed una in Mangement of learning direttamente dal Ministero Inglese (NVQ-National Vocational Qualifications).

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