"Controllo del vicinato", il via a breve
La comandante della Polizia locale: "I cittadini cominceranno a breve a mettere in pratica le indicazioni che ho dato loro e ci sentiremo periodicamente"
Erano un piccolo gruppo quando hanno partecipato al primo incontro con la comandante del Distretto di polizia locale Bassa bergamasca occidentale Cristiana Vassalli, alla fine di gennaio, per capire cos’è e come funziona il «Controllo del vicinato». Ma ora sono diventati un’ottantina i cittadini di Vidalengo che hanno aderito, e l’iniziativa partirà a breve.
"Controllo del vicinato "a Vidalengo
Vidalengo si organizza contro ladri, spacciatori e vandali. In fondo si tratta solo di tornare al passato, cercando di conoscersi di più, di dare un’occhiata all’abitazione dell’altro quando non c’è, di notare la presenza di estranei e segnalare situazioni anomale. Il che non deve trasformarsi né nel voyeurismo né nell’eroismo in caso di reale pericolo ma, semplicemente, deve abbattere il muro dell’indifferenza che favorisce l’azione dei malviventi. I residenti della frazione hanno capito che può essere una grande opportunità di fronte ai continui furti che negli ultimi mesi hanno bersagliato il paese come tutta Caravaggio e, in generale, la Bassa. Così a partecipare agli incontri sono stati via via sempre di più, e uno di loro, Gian Paolo Gozzi, titolare del negozio «GP tattoo» di Caravaggio, ha persino disegnato il soggetto del cartello che verrà appeso in diversi punti della frazione, per avvertire della presenza del «Controllo del vicinato», a mo’ di deterrente verso i male intenzionati.
"Abbiamo effettuato tre incontri e il gruppo adesso conta un’ottantina di persone - ha confermato la comandante - l’ultimo sarà il 5 aprile e per l’occasione ci sarà una merenda. È importante che si crei socialità e un senso di comunità, questo favorisce l’attenzione verso gli altri a danno dei malviventi. I cittadini cominceranno a breve a mettere in pratica le indicazioni che ho dato loro e ci sentiremo periodicamente".
Quali? Per esempio annotare il numero di targa di un’auto ferma con il motore acceso o che circola a bassa velocità. Oppure chiedere gentilmente a qualcuno che gira guardandosi un po’ troppo intorno se si può essere d’aiuto. Ma anche solo parlare di più con i vicini, dare un’occhiata fuori quando suona l’allarme di un’auto o di un’abitazione o si sentono voci sotto casa o i cani del vicino abbaiano. Un coordinatore riceve poi le informazioni sulle azioni criminali più recenti nella zona o in zone limitrofe, le trasferisce agli altri e tiene il contatto con le Forze dell’ordine.
Anche Caravaggio si muove
Anche a Caravaggio l’idea sembra interessare, tanto che è stato chiesto alla Polizia locale di organizzare un primo incontro anche in città.
"Un residente del quartiere dove si trova l’ex consorzio, dopo aver messo in fuga un malvivente grazie alla collaborazione di un vicino allertando contemporaneamente il nostro Comando - ha continuato Vassalli - e quando ha letto sul giornale di questa iniziativa si è convinto che funziona, così anche quel quartiere ha chiesto di poter aderire e fisseremo presto il primo incontro nella sala consiliare. La gente deve capire che può aiutarsi anche per fare sicurezza - ha concluso la comandante - senza voler mettere i panni dei poliziotti, quello è il nostro lavoro, i cittadini con questo sistema possono però essere attivi, segnalare, collaborare e chiamare le Forze dell’ordine tempestivamente".
"Molti concittadini hanno risposto all’appello di collaborare attivamente con le istituzioni e le Forze dell'ordine per fare fronte insieme ai furti nelle abitazioni che purtroppo hanno colpito anche Caravaggio oltre che molti Comuni bergamaschi - ha aggiunto il sindaco Claudio Bolandrini - e li ringrazio. Con responsabilità e senso civico alle polemiche strumentali e demagogiche contro l’Amministrazione hanno preferito l'impegno concreto".