Sanremo 2024, c'è il cremonese Michelangelo dietro le canzoni di Ghali e Geolier
Lo storico produttore di Blanco porterà l'orgoglio di Vescovato e di Cremona sul palco del Teatro Ariston anche quest'anno
Lo storico produttore di Blanco porterà l'orgoglio di Vescovato e di Cremona sul palco del Teatro Ariston anche quest'anno.
C'è un po' di Cremona al Festival di Sanremo
Cremona si fa sentire alla 74esima edizione del Festival di Sanremo, al via martedì 6 febbraio, grazie al talento del producer Michele Zocca, noto come Michelangelo come raccontano i colleghi di Prima Cremona. Cresciuto nel cuore della provincia, oggi è tra i produttori più stimati della nuova scena musicale italiana. Il suo studio a Vescovato è stato il luogo di nascita di successi memorabili tra cui "Brividi", il brano di Mahmood e Blanco che ha trionfato nella 72esima edizione della kermesse. Produttore, compositore, autore, polistrumentista e ingegnere del suono, quest'anno non accompagnerà l'amico bresciano, che l'anno scorso si è sbizzarrito accanendosi contro le rose sul palco, ma c'è il suo zampino dietro la produzione di due canzoni nella gara musicale più importante dell'anno.
I brani di Geolier e Ghali prodotti dal cremonese
La prima è quella del rapper napoletano Geolier, un'icona amata dalla generazione Z, che si esibirà per la prima volta sul palco dell'Ariston con "I p’ me tu p’ te", una canzone interamente in napoletano che parla di una storia d'amore finita in cui ognuno va per la sua strada. Recentemente al centro delle polemiche dei puristi della lingua partenopea che lo accusano di non rispettare la tradizione, Geolier rimane comunque uno dei favoriti. Il secondo brano che porta la firma di Michelangelo è invece "Casa mia" di Ghali, un artista ai vertici delle classifiche da anni artefice di tormentoni come "Cara Italia" e "Good Times" che debutta al Festival dopo la sua partecipazione come ospite. Il pezzo di Ghali è un dialogo tra lui e un alieno che visita il mondo e si rende conto di tante cose che non funzionano. Il testo è uno dei pochi scelti dal direttore artistico Amadeus che affronta un tema politico. Contiene infatti un riferimento alla guerra tra Israele e Hamas. Per quanto riguarda le sonorità, entrambe le canzoni curate da Michelangelo si faranno cantare e ballare.
Vescovato sul palco dell'Ariston
Il legame di Michelangelo con Cremona è stato recentemente celebrato durante la Festa del Torrone dove è stato insignito del prestigioso Torrone D'oro. Un riconoscimento nato nel 2008 che onora coloro che rappresentano la città e il suo territorio in Italia e nel mondo. Il premio sottolinea le qualità e il ruolo di chi esprime il carattere cremonese nella propria attività artistica, professionale e umana. Il produttore d'oro porterà l'orgoglio di Vescovato e di Cremona sul palco di Sanremo in un Festival che, salvo sorprese dell'ultimo minuto, segna anche l'addio di Amadeus alla conduzione dopo 5 anni di straordinari successi.