Brignano Gera d'Adda

Sei giovani fermati con un etto di hashish: indagini in corso da parte della Polizia locale

Fermati durante un controllo della Polizia locale, sei ragazzi tra i 19 e i 22 anni sono stati trovati in possesso di quasi un etto di droga.

Sei giovani fermati con un etto di hashish: indagini in corso da parte della Polizia locale
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Fermati in via Olimpia con un etto di hashish: nei guai sei giovani tra i 19 e i 22 anni. 

L'intervento serale della Polizia locale

L’intervento degli uomini della Polizia locale del Distretto della Bassa Bergamasca Occidentale guidato dalla comandante Cristiana Vassalli nella serata di sabato 27 gennaio in paese, attorno alle 23, quando gli agenti, nel corso del servizio di pattugliamento serale del paese, hanno fermato sei giovani – cinque brignanesi e uno residente a Fara Gera d’Adda – di età compresa tra i 19 e i 22 anni. "Durante il controllo un equipaggio del Distretto ha rinvenuto 98,40 grammi di hashish: la sostanza è stata sottoposta a sequestro penale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria" spiega il comunicato diramato dal Comando, che nell’occasione ha identificato i sei giovani. In corso, invece, le indagini per risalire all’effettivo detentore, tra loro, della sostanza rinvenuta. A destare preoccupazione, soprattutto, la quantità di sostanza sequestrata, ben al di sopra del limite tollerato per legge come "ad uso personale", che corrisponde a cinque grammi lordi a persona (utili alla preparazione di una ventina di «spinelli», ndr).

Il sindaco Bolandrini ringrazia gli agenti

sanità lombarda
Beatrice Bolandrini, sindaco di Brignano.

Ringrazio gli agenti per la loro azione di prevenzione, che stanno portando avanti da tempo e con dedizione – ha commentato dal canto suo il sindaco Beatrice Bolandrini – E’ vero che non si tratta di una droga pesante, ma la quantità è invece rilevante. Senza dimenticare che tra quei giovani ce n’era anche uno che viene da fuori, e che poi magari si sarebbe potuto mettere alla guida sotto effetto di sostanze, divenendo un pericolo per sé e per gli altri. E’ un intervento, questo, che non va visto come coercitivo, ma di prevenzione e vicinanza da parte delle nostre Forze dell’ordine ai nostri giovani.

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