Storie di Mozzanica racconta "Il luogo che non c'è"
Il filmato parte dal ricordo del cine-teatro all'ex oratorio maschile di via Castello proponendo uno spunto di riflessione sul presente
I ragazzi di Storie di Mozzanica, il gruppo di amici appassionati di storia, tradizioni e cultura locale hanno realizzato un nuovo video che parte dal ricordo del cine-teatro rimasto attivo sino al 2005 nell'ex oratorio maschile di via Castello, a Mozzanica. Una storia che vuole lanciare uno spunto di riflessione circa la vita culturale in paese.
Il nuovo video di Storie di Mozzanica
Un video che vuole dare uno spunto di riflessione, andando a scavare nel passato ma con uno sguardo anche al futuro che potrebbe essere a Mozzanica. Lo ha prodotto il gruppo di amici, appassionati di storia, cultura e tradizioni locali di "Storie di Mozzanica" - Paolo e Laura Ghilardi, Veronica Pisoni e Fabio Ferri - partendo dal ricordo di un luogo che a Mozzanica non c’è più. Il filmato, diretto e montato dal regista Ferri, s’intitola "Il luogo che non c’è - Incontrarsi e fare cultura a Mozzanica" e, in questi giorni, il gruppo di Storie di Mozzanica lo ha pubblicato sul suo canale Youtube e sui suoi social.
"Siamo partiti dal ricordo del cinema-teatro della parrocchia Santo Stefano, che si trovava nell’allora oratorio maschile in via Castello - ha spiegato Paolo Ghilardi -. Si trattava di un luogo della cultura per Mozzanica, dove si tenevano proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali, concerti, eventi benefici e riunioni di associazioni. Tutti gli eventi importanti del paese si tenevano lì. Il cinema-teatro, negli anni ‘90 era stato risistemato, ed era dotato di poltrone di velluto, il sipario a “nascondere” il palco, una bella sala d’ingresso con servizi igienici e biglietteria. Al secondo piano, invece, c’era la cabina di regia con gli spazi per i proiettori. Era spazioso, con un’acustica perfetta per ogni evento".
La serranda del cinema-teatro di via Castello è stata abbassata per l’ultima volta il 7 maggio del 2005. Nell’accordo tra Comune e parrocchia, che aveva portato alla realizzazione del nuovo oratorio San Luigi e Sant’Agnese, in largo don Piero Salini, gli edifici dell’ex oratorio maschile e dell’ex oratorio femminile furono ceduti al Comune di Mozzanica.
"Da quel 7 maggio, in paese, non è più esistito un luogo adatto ad ospitare spettacoli, concerti, incontri e quant’altro - ha proseguito Ghilardi -. Si è utilizzato il salone dell’oratorio, che però non è attrezzato e il suo utilizzo da parte di gruppi e associazioni deve essere ogni volta chiesto alla parrocchia. La palestra, per via dell’acustica, non è un luogo adatto, e anche la sala al piano terra del Centro civico nella “ex Casa Fiori” risulta uno spazio piccolo che tende a sovraffollarsi. Ci siamo chiesti: “Un paese di oltre 4mila abitanti, nel 2024, può restare senza un luogo di cultura, condivisione e incontro?” Ne va anche della crescita sociale e culturale della comunità".
Cosa succede in altri Comuni del territorio (e non solo)?
Il documentario prosegue raccontando com’è la situazione e quali scelte (anche politiche) siano state fatte in passato in altri Comuni, più o meno grandi, vicino a Mozzanica e non solo. C’è il teatro "Vincenzo Bellini" di Casalbuttano, paese di 3.600 abitanti nel cremonese, costruito nel 1870 e profondamente restaurato a fine anni 80 del ‘900 rinascendo a nuova vita. Tanto che oggi c’è un direttore artistico a curare il programma degli eventi. Attiva da una cinquantina d’anni, ad Urgnano, c’è la sala cine-teatro "Cagnola" della parrocchia, annessa all’oratorio, con 449 posti a sedere. Grazie all’impegno dei volontari, tra ottobre e marzo di ogni anno dal 2002 dopo la ristrutturazione, ospita proiezioni di film nel fine settimana, e nelle altre serate concerti, spettacoli, incontri, premiazioni e tutte le attività proposte da Enti e associazioni del territorio. C’è poi l’esempio del cine-teatro "Astra" di Calcio, divenuto comunale negli anni ‘80, ristrutturato e ampliato nel 2018 (240 posti a sedere) che viene gestito dalla compagnia teatrale "True Colors" ma è anche a disposizione della comunità, delle associazioni e delle società sportive per iniziative ed eventi. Infine, più recente perché costruito nel 2010, c’è l’auditorium comunale di largo XXV Aprile a Calvenzano che ospita momenti culturali, ludici, ricreativi, ma anche incontri istituzionali.
L'auspicio di Storie di Mozzanica e una dedica speciale
Un frame da un vecchio filmato al cine-teatro di Mozzanica
Una vista dall'alto dell'edificio che ospitava il cine-teatro
La serranda chiusa all'ingresso dell'ex cine-teatro
I ragazzi del gruppo Storie di Mozzanica
Un momento delle riprese video
"Noi di Storie di Mozzanica speriamo, un giorno, di poter raccontare la storia del ritorno nel nostro paese di un luogo come quelli che abbiamo visto", le parole che chiudono il video con una dedica particolare che i ragazzi di Storie di Mozzanica hanno voluto fare ad un amico, Giuliano Chiara.
"Giuliano, nei primi anni 2000 è stato innumerevoli ore con me, Fabio e altri amici all’interno del cinema teatro di Mozzanica con il sogno di farlo vivere - ha concluso Paolo Ghilardi -. Volontario, come noi, in oratorio con entusiasmo collaborava quando insieme organizzavamo, in quella sala, la proiezione di qualche film per i ragazzi dell’oratorio. Giuliano, purtroppo, è venuto a mancare nel mese di marzo del 2013 in un incidente stradale".