Tassa rifiuti, controlli nelle case a Treviglio. E scoppia la polemica in Consiglio
Nel mirino del nuovo regolamento sulla tariffa puntuale anche la decisione di non aver ancora fissato i costi per le famiglie
Il Comune di Treviglio potrà effettuare controlli nelle case sul rispetto della raccolta differenziata dei rifiuti. La norma, inserita nel regolamento per l’istituzione della tariffa puntuale, ha sollevato le critiche dell’opposizione che, al momento della votazione nel Consiglio di martedì sera, ha deciso di astenersi. A far discutere anche il fatto che non siano state ancora decise le tariffe.
L'opposizione: "Sui rifiuti c'è ancora tanto da fare"
"Siamo sempre stati favorevoli alla tariffa puntuale - ha chiarito la capogruppo del Pd Matilde Tura - Dovunque sia stata applicata ha portato buoni risultati in termini di aumento delle percentuali di raccolta differenziata, anche a Treviglio, dove siamo passati dal 77% del 2022 all’83,5% del 2023".
Tura ha però aggiunto che c’è ancora molto da fare sul tema, dal momento che, secondo l’ultimo rapporto di Legambiente, nel 2022 (ultimi dati disponibili) Treviglio era circa a metà della classifica dei 243 comuni della Provincia di Bergamo per percentuali di raccolta differenziata e non rientrava nei 77 cosiddetti "Comuni ricicloni". A non convincere la minoranza è però il fatto che il sistema a "tariffa puntuale" è in vigore dall’1 gennaio, ma gli importi delle tariffe si sapranno solo a fine aprile. "Non siamo assolutamente d’accordo con questo modo di procedere, che riteniamo poco trasparente e poco corretto nei confronti dei cittadini, che hanno diritto di sapere in modo chiaro il costo del servizio", ha detto Matilde Tura durante il suo intervento.
Controlli nella case
Matilde Tura ha poi rincarato la dose su un altro punto del regolamento che l’Assise trevigliese era chiamata ad approvare.
"E’ previsto che la Giunta nomini una persona che può entrare fisicamente nelle case dei cittadini, anche avvalendosi "di soggetti privati" se il cittadino non fosse collaborante nell’aprile la porta di casa propria - ha attaccato la capogruppo del Pd - Non si capisce innanzitutto cosa questa persona dovrebbe controllare, visto che nel regolamento non è scritto, e in virtù di che cosa, ma questa facoltà, la cui legittimità è tutta da verificare, ci lascia estremamente perplessi, essendo una violazione della proprietà privata e della privacy dei cittadini. I controlli sono necessari, e quanto fatto sinora non è assolutamente sufficiente, sul territorio, dove i rifiuti vengono tuttora abbandonati in enorme quantità, nei parchi, per le strade, nelle campagne, nei dintorni delle stazioni, in piazza Setti: è li che si deve sorvegliare e intervenire, e non nelle case dei cittadini".
Il sindaco: "Tutto a norma di legge"
Per la maggioranza ha replicato dapprima l’assessore all’Ambiente Michele Bornaghi che, per quanto riguarda l’abbandono dei rifiuti e il miglioramento ulteriore della raccolta differenziata, ha annunciato l’avvio di una campagna di sensibilizzazione.
"Non capisco certi toni - è poi intervenuto il sindaco Juri Imeri - E’ scontato che Comune abbia facoltà di controllare il corretto assolvimento degli obblighi tributari. La capogruppo di minoranza in pratica dice che i cittadini si sentono legittimati a non pagare le tasse e che noi non dobbiamo fare i controlli. Credi sia offensivo nei confronti dei trevigliesi e delle aziende. Per quanto riguarda l’applicazione della tariffa dall’1 gennaio pur non avendola ancora stabilita, preciso che avviene così tutti gli anni e che è consentito dalla Legge. Infine - ha concluso Imeri - Raccontare che ovunque in giro si vedono rifiuti mi sembra un’esagerazione e i cestini sono pieni perché vengono usati".