Il castello Secco Suardo svela le sue meraviglie
Da domenica 1 ottobre il castello entrerà a far parte del circuito "Giornate nei castelli, palazzi e borghi medievali" per la promozione e la valorizzazione del patrimonio turistico, culturale, storico e gastronomico della Bassa orientale.
L'antico castello Secco Suardo aprirà finalmente le proprie porte ai visitatori, entrando a far parte del circuito turistico e culturale dei "Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali". Il circuito, promosso dall'ufficio Iat (Informazione ed Accoglienza Turistica) e dalla Pro Loco di Martinengo, si occupa della promozione e valorizzazione turistica della Bassa bergamasca orientale.
Il castello
Di proprietà della famiglia Secco Suardo, il castello luranese è attualmente sede di un centro studi e progetti sulla conservazione e il restauro dei beni culturali. L'associazione "Giovanni Secco Suardo" è tuttora presieduta dal discendente della famiglia nobiliare, il conte Lanfranco Secco Suardo insieme alla moglie Federica Zanchi. La struttura si divide in due grandi blocchi, uno ad est e l'altro ad ovest. Tra le peculiarità del castello c'è senz'altro il torrione trecentesco, oltre il quale si aprono i campi coltivati e l'antico orto botanico. Mentre pregevoli sono le decorazioni cinquecentesche del piccolo giardino interno impreziosito da maestose piante di rose, altrettanto suggestiva è anche la cappella gentilizia che, situata tra via Mazzini e la corte principale, custodisce alcune lapidi della famiglia nobiliare.
La sua evoluzione nel tempo
"Proprio quest'anno ricorre il cinquecentenario della nostra famiglia in questo castello. Da secoli infatti, nonostante i miei antenati possedessero altre residenze a Bergamo, la nostra famiglia ha sempre nutrito un forte attaccamento verso il paese di Lurano, un legame che continua anche oggi", ha confessato Secco Suardo. Un pensiero anche al suo illustre predecessore, Giovanni Secco Suardo che con l'opera "Manuale ragionato per la parte meccanica dell'Arte del Ristauratore di dipinti" divenne un pilastro dell'arte del restauro. Fu lui, infatti a tenere il primo corso mondiale di restauro nel 1814 a Firenze. Proprio da questa figura è nata l'omonima associazione che tuttora si occupa di studi e progetti sul restauro di opere d'arte in Italia, Europa e nei Paesi in via di sviluppo. L'ala verso via Mazzini è stata recentemente acquistata dall'Amministrazione comunale con lo scopo di rendere questo immobile storico con parco secolare annesso, fruibile a tutti i luranesi.
Gli appuntamenti
Da domenica 1 ottobre quindi tra le 17 località della pianura lombarda del circuito dei "Castelli aperti", oltre alle new entry di Pandino, Trezzo e Soncino si potrà visitare anche il castello Secco Suardo di Lurano. Le visite dovranno essere prenotate chiamando Giusy Moriggi al numero: 348 8439001. Oppure scrivendo una mail all'indirizzo: viaggiamo2013@gmail.com. Il costo del biglietto è di 5 euro per gli adulti e gratuito fino ai 12 anni e per chi compie gli anni il giorno della visita. Gli orari sono: dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16. Si ricorda che è vietato scattare foto o fare riprese all'interno della dimora.