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Medaglie d'onore ai bergamaschi deportati: riconoscimenti anche nella Bassa

La consegna dei riconoscimenti si è tenuta sabato, 27 gennaio 2024, in occasione della Giornata della Memoria

Medaglie d'onore ai bergamaschi deportati: riconoscimenti anche nella Bassa
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La Prefettura di Bergamo premia i bergamaschi deportati con settantatré medaglie d'onore. La consegna dei riconoscimenti si è tenuta sabato, 27 gennaio 2024, in occasione della Giornata della Memoria nell'Auditorium dell'Accademia della Guardia di Finanza.

Medaglie d'onore ai bergamaschi deportati

A ricevere l'onorificenza, concessa dal presidente della Repubblica su proposta della presidenza del Consiglio dei ministri, sono stati cittadini italiani militari e civili, deportati e internati nei lagernazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. All’evento, alla presenza dei rappresentanti delle Forze dell’ordine e delle massime Autorità territoriali, sono stati invitati i familiari dei cittadini bergamaschi, testimoni di quelle tragiche pagine del secondo conflitto mondiale.

Il Prefetto di Bergamo, Giuseppe Forlenza, per ricordare lo sterminio degli ebrei mostrato al mondo con l’apertura dei cancelli di Auschwitz, ha introdotto la giornata ricordando come la Memoria delle tante vittime innocenti deve essere un patrimonio da custodire, preservare e tramandare, soprattutto alle giovani generazioni, e che la celebrazione di oggi deve essere un invito all’impegno e alla vigilanza
continua.

Particolarmente intensa la cerimonia, che si è articolata tra momenti di consegna delle Medaglie d’onore da parte del Prefetto, affiancato di volta in volta dai sindaci dei Comuni di residenza dei familiari dei medagliati, e momenti in cui sono stati riprodotti filmati d’epoca e fotografie storiche in bianco e nero, il tutto accompagnato dalle suggestive interpretazioni dei musicisti del Politecnico delle Arti di Bergamo G. Donizetti – G. Carrara.

I premiati della Bassa

Tra i premiati anche i fanti Pietro Borella di Fara Olivana con Sola ed Egidio Regonesi di Verdello e il caporal maggior Giacomo Ferri di Martinengo. Le biografie ricostruite grazie all'impegno dell'Associazione nazionale reduci dalla prigionia, dall’internamento, dalla guerra di liberazione e loro familiari (Anrp).

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