Le perplessità della minoranza sulla raccolta fondi per il Diritto allo Studio
La capogruppo di minoranza Alessandra Ghilardi perplessa dopo la risposta ricevuta alla sua interrogazione sul Diritto allo Studio.
Alessandra Ghilardi all’attacco sul Piano per il Diritto allo Studio e sulla raccolta fondi organizzata dai genitori: diversi i conti che, secondo la capogruppo di minoranza, non tornerebbero.
L'interrogazione e le considerazioni della capogruppo
Di recente, infatti, l’ex sindaco ha reso nota la propria interrogazione alla Giunta Signorelli, all’interno della quale richiedeva informazioni all’Amministrazione comunale circa l’effettivo stanziamento per il Diritto allo Studio e il recepimento dei fondi donati dai genitori, pari a quattromila euro. "Dalla risposta ricevuta emerge, mi pare, che i soldi erano già tutti disponibili, che i genitori hanno agito di loro iniziativa e che non si sa perché siano noti i nomi dei genitori che hanno fatto versamenti – ha evidenziato Ghilardi – Non vi è risposta su chi abbia in gestione i dati sensibili, ma i versamenti paiono essere detraibili a fini fiscali. Mi chiedo anche perché solo quattromila euro sono dichiarati in entrata, mi sembrava che i genitori ne avessero raccolti di più".
Le cifre fornite dal Comune
A fare chiarezza sulle cifre è stata l’Amministrazione comunale, che rispondendo all’interrogazione ha precisato come l’ente abbia corrisposto all’Istituto Comprensivo 11mila euro, cui se ne sono aggiunti, tramite variazione di bilancio altri 6664. "Il progetto di trasporto dei ragazzi alla palestra di Pagazzano, per il quale si sono adoperati i genitori attraverso la propria raccolta fondi, ha comportato una spesa complessiva di euro. 5.747 euro, di cui 5.247 per il servizio di trasporto in sé e 500 per rimborso spese di gestione al Comune di Pagazzano – specifica il sindaco Amilcare Signorelli - Quindi l’Amministrazione ha finanziato con altri fondi di bilancio un’ulteriore spesa di euro 1.747, a completamento dei quattromila raccolti e donati dai genitori".
A completamento della risposta, Signorelli sottolinea come nessuno, all’interno del Comune, abbia fornito alcun elenco dei genitori che hanno fatto versamenti alla tesoreria comunale, e come non risulti che l’Amministrazione abbia fornito indicazioni della detraibilità o meno delle donazioni, né tantomeno che siano state richieste di informazioni in tal senso, a differenza di quanto sostenuto invece da Ghilardi. "Il Comune non è stato promotore di nessuna iniziativa volta a raccogliere fondi; la stessa è partita dalla volontà dei rappresentanti dei genitori – ha concluso il sindaco – Il comitato genitori quindi, facendosi promotore dell’iniziativa, ha deciso quali fossero le modalità di versamento al Comune di quanto raccolto, e trattandosi di un’erogazione liberale ne ha indicato le finalità di destinazione".