Asst Bg Ovest, il nuovo Dg Giovanni Palazzo: "Priorità a valorizzazione del personale e ai Pronto soccorso"
Il suo predecessore Peter Assembergs resta senza incarichi: il sospetto è che sia stato fatto fuori dal "fuoco amico"
Efficienza dei Pronto soccorso, valorizzazione del capitale umano e integrazione tra ospedale e Territorio. Sono queste le priorità del nuovo direttore generale della Asst Bergamo Ovest Giovanni Palazzo.
Giovanni Palazzo nuovo Dg
Giovanni Palazzo è stato nominato lo scorso 22 dicembre dal governatore lombardo Attilio Fontana e dall’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso. Classe 1968, Palazzo torna a Treviglio, dove vive e dove aveva ricoperto in passato la carica di direttore amministrativo (ruolo che attualmente ricopriva all'Asst Nord Milano), arrivando ora alla massima carica. Laureato in Economia aziendale, in quota Forza Italia, il neo Dg è un volto molto conosciuto nella Bassa, visto che proprio nell’ospedale cittadino ha iniziato la sua carriera professionale nel 1996, nel settore economico finanziario dell’allora Azienda Ospedaliera di Treviglio.
"Per me è una grande soddisfazione poter guidare l’Asst Bergamo Ovest - ha sottolineato Giovanni Palazzo - A parte la parentesi milanese sono qui da 27 anni quindi è come se fosse casa mia. Una sfida doppia per me».
Le priorità: pronto soccorso e personale
"Bisogna partire dalla valorizzazione del personale perché altrimenti non andiamo da nessuna parte - ha spiegato Giovanni Palazzo - bisogna fare in modo che ci siano tutti gli strumenti per far lavorare al meglio medici e sanitari. Altro tema rilevante è sicuramente il Pronto soccorso. Sappiamo che i cittadini non sono soddisfatti, quindi uno degli obiettivi sarà quello di renderli più efficienti, sia a Treviglio che a Romano. Ci attende un lavoro delicato". Infine, non da meno, l’integrazione tra gli ospedali e il territorio. "Dobbiamo proseguire su questa linea, sviluppando un rapporto stretto tra gli ospedali e le case di comunità, alcuni dei quali devono ancora entrare a regime".
Dopo l’insediamento di Giovanni Palazzo c’è ora attesa per conoscere chi farà parte del suo staff nei ruoli di Direttore Sanitario, Direttore Socio Sanitario e Direttore Amministrativo. Nomine che dovrebbero essere ufficializzate il prossimo 10 gennaio. "Posso solo anticipare che saranno persone competenti nei loro settori", ha rassicurato il Dg.
Peter Assembergs resta a secco
Se per Giovanni Palazzo è l’inizio di una nuova e avvincente sfida, per il suo predecessore Peter Assembergs è invece tempo di processi. Nonostante la lettera scritta al Ministro Matteo Salvini dai sindaci leghisti del territorio, tra cui quelli di Treviglio, Juri Imeri, e di Martinengo, Mario Seghezzi, che ne chiedevano la riconferma, per l’ex Dg è arrivata la bocciatura su tutta la linea: non solo ha dovuto lasciare Treviglio, ma addirittura non ha ricevuto alcun incarico. Lo stesso Assembergs lo ha confermato nella lettera inviata ai dipendenti per ringraziarli dei cinque anni trascorsi nella Bassa.
"Il mio modo di essere, fare e intendere la sanità io me lo porterò anche nel nuovo lavoro, che peraltro ancora devo trovare, come sintomo e simbolo che a volte occorre lottare anche duramente per quello in cui si crede, senza avere paura", ha scritto nella mail. Poche righe in cui ha anche rivendicato di aver ben operato per il bene della Asst. "Tanti risultati che pensavamo impossibili sono stati raggiunti".
L’ex Dg vittima del "fuoco amico"?
Nonostante Peter Assembergs fosse in quota Lega, secondo indiscrezioni pare che proprio anche diversi esponenti del Carroccio abbiano voluto la sua testa. Se una parte dei lumbard della Bassa erano infatti a favore della sua riconferma, tra cui la sezione di Treviglio, con in testa il sindaco Imeri, altri avrebbero invece tramato alle sue spalle, stringendo accordi con i dirigenti di Forza Italia. E alla fine su Treviglio è spuntata la bandierina azzurra del partito fondato da Silvio Berlusconi. Non è quindi bastato l’estremo tentativo dei sindaci leghisti del territorio che in un’accorata quanto "inusuale" (per usare un eufemismo) lettera a Salvini, oltre che al governatore Fontana e agli assessori regionali Bertolaso e Claudia Terzi, proprio poche ore prima delle nomine, ne chiedevano la riconferma.