Tentata rapina a Ghisalba, ferita una ragazzina

Tenta di rapinare due ragazzine inermi per strada e ne ferisce una alla testa con il calcio di una pistola. Non è chiaro se l’arma fosse un giocattolo o meno, ma la vittima è stata medicata in ospedale. Un episodio che lascia l’amaro in bocca dopo la tentata rapina verificatasi una decina di giorni fa in via Canonico Cossali a Ghisalba. Protagonista dell’aggressione questa volta un nordafricano, forse marocchino, che viaggiava a bordo di una «Lancia Y» insieme ad un altro connazionale.

Tenta di rapinare due ragazzine

Tutto è accaduto sabato scorso, in tarda serata, in via Vittorio Veneto, quando i due hanno avvicinato le minorenni: hanno fermato l’auto a circa 20 metri di distanza da loro, poi uno dei malviventi è sceso dall’auto e ha puntato la pistola tentando di rubare il portafogli a una delle due malcapitate: la ragazzina si è opposta, ne è nata una colluttazione e il nordafricano alla fine l’ha colpita alla testa con il calcio dell’arma, poi è balzato sull’auto che è schizzata subito via dileguandosi.

Terrorizzate e sotto choc le vittime hanno dato l’allarme, e sul posto è tempestivamente giunta una pattuglia dei carabinieri del nucleo radiomobile di Treviglio, che ha raccolto le testimonianze e si è messa alla ricerca dei rapinatori, mentre la giovanissima ferita è stata medicata all’ospedale ed è stata poi subito dimessa. Per fortuna le se condizioni non hanno destato preoccupazione.

I carabinieri intanto hanno sottoposto al vaglio anche le immagini delle telecamere della zona, nella speranza di trovare indizi utili.

Minacciata con la pistola

Un brutto momento per chi passeggia in paese la sera: una decina di giorni fa, a rimanere vittima di una tentata rapina era stata Domizia Bacuzzi, che sulle colonne del nostro giornale aveva raccontato la serata da brividi vissuta in via Canonico Cossali, quando un giovane italiano, atteso da una donna a bordo di un’auto ferma a poca distanza, l’aveva minacciata con un’arma puntata alla schiena mentre era a passeggio con il suo cagnolino. Anche in questa occasione il malvivente era rimasto a mani vuote, perché la donna non aveva nulla con sé.