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Elezioni a Mornico, il sindaco Eugenio Cerea punta al terzo mandato

Il sindaco uscente ha annunciato la volontà di ricandidarsi per il terzo mandato e traccia un bilancio del quinquennio che sta per finire

Elezioni a Mornico, il sindaco Eugenio Cerea punta al terzo mandato
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A Mornico si pensa alle prossime elezioni: il sindaco uscente Eugenio Cerea scioglie le riserve e annuncia la sua candidatura per il terzo mandato.

Cerea punta al terzo mandato

L'annuncio è arrivato nelle case dei mornicesi insieme al volantino che illustra i risultati del mandato ormai in scadenza.

"Sperando che, dopo dieci anni consecutivi, non siate ancora (troppo) stanchi di vedermi, e che non vi risulti insopportabile l’idea di tollerarmi (eventualmente) per altri cinque, vi comunico che la mia intenzione è quella di candidarmi nuovamente a sindaco - ha scritto Cerea - Per chi non lo sapesse, infatti, dal 2022, nei comuni con meno di 5000 abitanti è consentito ricoprire la carica di sindaco per tre mandati consecutivi".

Un ultimo giro di valzer

"Nonostante, nel gruppo di cui faccio parte, vi siano persone ormai pronte a raccogliere il testimone, proprio il gruppo mi ha chiesto di avvalermi della (nuova) possibilità consentita dalla legge e di fare un ultimo “giro di valzer” - ha proseguito - Io mi sono sentito di rinnovare la mia disponibilità. Che il candidato sindaco sia io o qualcun altro, tuttavia, non è così importante. Quello che è importante è che ci sono progetti da portare avanti e ancora idee da sviluppare: sulle gambe di chi proseguono non è decisivo; quello che conta è che proseguano".

L'anno dei bilanci

Il 2023 è l'anno dei bilanci: il primo finalmente libero dalla morsa della pandemia, ma anche l'ultimo anno intero del quinquennio di amministrazione. Il momento giusto, quindi, per guardare a ciò che è stato fatto e volgere al contempo lo sguardo al futuro. Per questo l'Amministrazione ha voluto tracciare un resoconto di quanto fatto finora e dei progetti che, invece, ancora vuole realizzare.

Lavori pubblici

Tra le opere realizzate, oltre alle piccole opere di manutenzione ed efficientamento energetico, il Comune ha ottenuto un finanziamento di oltre euro 57mila dalla Regione per l’acquisto di un nuovo automezzo per la Protezione Civile, cui il Comune contribuirà con circa 6mila euro.

L'opera più significativa per il 2024, invece, sarà sicuramente il rifacimento del Parco Perini, opera attesa da tempo, ma le cui condizioni finanziarie per la sua realizzazione sono maturate solo quest’anno. Entro la fine di gennaio, quando sarà pervenuto il
parere della Soprintendenza, la Giunta approverà il progetto esecutivo, e poi sarà disposto il bando di gara per aggiudicare l’esecuzione dei lavori. La previsione è che i lavori cominceranno fra fine marzo e inizio aprile. Il costo preventivato del progetto è pari a euro 456mila (dei quali 200mila euro finanziati dalla Regione). L'intervento prevede il mantenimento del monumento ai caduti, la riduzione dell’area oggi usata a parcheggio e la valorizzazione dell’area verde, che sarà in parte piantumata.

Entro la fine del mandato verrà poi approvato (questa è la speranza) il progetto esecutivo per i lavori di adeguamento e ampliamento della piazzola ecologica. Lo scorso novembre è stato infatti affidato l’incarico professionale di progettazione esecutiva, e sarà possibile passare allo step successivo (l’approvazione del progetto esecutivo, appunto) una volta acquisiti i necessari pareri dei vari enti. In questo modo la prossima Amministrazione potrà far partire la gara per l’esecuzione dei lavori. L’importo preventivato dell’opera (comprensivo dei costi per l’acquisizione delle aree dai privati) è pari a 840mila euro.

Sempre nella prima parte del 2024, si provvederà a un intervento in uno dei luoghi che negli anni i mornicesi hanno mostrato di apprezzare maggiormente: la sostituzione della staccionata della passerella che corre lungo il torrente Zerra (dalla chiesetta di San Rocco sino al ponte vicino alla scuola) con una nuova staccionata in acciaio Corten (un materiale resistente alla corrosione e che quindi non ha bisogno di manutenzione). Il costo stimato dell’intervento è di 60mila euro. Altri 95mila euro verranno invece impegnati per le asfaltature nella zona industriale di via Indipendenza, via Mortivecchi e via Fasciotti.

Per quanto riguarda Cascina Castello, infine, nel settembre scorso, la Giunta ne ha approvato il progetto definitivo di ristrutturazione. Dato che il costo preventivato dell’intero progetto ammonta a euro 9,25 milioni, i lavori dovranno procedere necessariamente per singoli lotti funzionali.

"Negli scorsi mesi abbiamo partecipato a un bando per l’ottenimento di un finanziamento sino a euro 700mila euro, e siamo in attesa dell’esito - ha fatto sapere l'Amministrazione - Ove risultassimo aggiudicatari, con le somme a disposizione (unite al finanziamento ministeriale e a quello provinciale già ottenuti) sarebbe verosimilmente possibile finanziare il primo lotto funzionale".

Scuola

Con il Piano di diritto allo studio dell’anno 2024, è stata stanziata per la scuola una somma pari a circa 320mila euro.

"Se andiamo a calcolare la somma (comprensiva dei contributi sovracomunali) spesa per la scuola nei cinque anni di amministrazione, raggiungiamo - conteggiando anche le opere di edilizia scolastica - la cifra di circa euro 2,8 milioni: importo sbalorditivo già in assoluto, e che lo è ancor di più se si pensa che è relativo a un paese di meno di 3.000 abitanti - hanno sottolineato - Che scuola lasciano questi cinque anni di amministrazione? Anzitutto, una scuola a posto dal punto di vista strutturale. Buona parte del denaro che è stata investita in questo quinquennio è infatti stata usata per sistemare annosi problemini che interessavano l’edificio scolastico, nonché per il rifacimento della palestra".

L’Amministrazione ha inoltre cofinanziato il rifacimento dell'aula-vetri al centro dell’edificio scolastico, e, servendosi dei soldi del bando "Restiamo insieme", ha acquistato banchi e sedie per la scuola primaria.

"Questi cinque anni lasciano, poi, una scuola solidale e attenta ai più deboli - hanno evidenziato - Si è detto più volte dell’impennata dei costi dell’assistenza educativa scolastica per bambini e ragazzi con disabilità o forme di disagio scolastico e familiare. Per dare un’idea, dal 2014 (28.500 euro) a oggi (230mila euro) sono praticamente decuplicati, in ragione di un aumento dei bambini e ragazzi che ne necessitano: dai tre del 2014 ai ventuno attuali. Questo aumento esponenziale dei costi (sui quali pure l’Amministrazione attua un controllo assiduo e costante) sarebbe tale da mettere in ginocchio qualsiasi amministrazione. Non è che la nostra non la metta in ginocchio; la mette in ginocchio, la costringe ai salti mortali, anche a introdurre una nuova imposta, che fa giustamente storcere il naso; ma tutto ciò per uno scopo che non sembra esagerato definire “alto”: non lasciare nessuno dei nostri bambini e ragazzi privo dell’ausilio necessario per il proprio percorso di apprendimento".

Un'attenzione speciale è stata dedicata alla prima infanzia con l'introduzione nell'offerta scolastica della sezione primavera dell’asilo, che risponde a un’esigenza esistente sul territorio che, insieme alla Parrocchia, il Comune è riuscito a soddisfare. Oggi è frequentata da dieci bambini. E nel futuro il sogno di un asilo nido in paese potrebbe davvero diventare realtà.

Sociale

Per il secondo anno consecutivo il Comune si è aggiudicato le risorse del bando regionale "Restiamo Insieme": 65mila euro da utilizzare per accrescere le opportunità di promozione della socialità della fascia 0-17 anni. Come già lo scorso anno, parte delle risorse del bando è stata poi utilizzata per coprire i costi dell’assistenza educativa scolastica al Cre e al Minicre.

Da una parte i giovani, dall'altra gli anziani. La fascia over lo scorso 2 aprile ha perso un punto di riferimento con lo scioglimento dell'Associazione anziani a causa sia dell’urto della pandemia, che ha dato il colpo finale a una situazione purtroppo già precaria, che dall'impegno degli anziani nelle tante associazioni di volontariato. I soci, però, prima di chiudere definitivamente le attività hanno deciso di ripartire equamente la liquidità residua nelle casse dell’Associazione -circa 8mila euro - fra quattro associazioni del paese (Gruppo volontari del soccorso, Avis, Aido e Gruppo Alpini) e la scuola materna, destinando a ciascuno di questi cinque enti l’importo di 1.600 euro.

"Ringraziamo sentitamente l’ultimo presidente dell’Associazione Anziani, Fiorentina Rinaldi, nonché gli altri presidenti e consiglieri che ne hanno fatto la storia - ha commentato l'Amministrazione - Lo scioglimento dell’Associazione Anziani non significa tuttavia che il Comune non proponga alcuna iniziativa per questa fascia d’età. Sono ormai proposte consolidate, infatti, il Caffè sociale e la ginnastica preventiva adattata: entrambe si svolgono in oratorio (grazie alla cortesia di Don Angelo). Ovviamente, qualora qualcuno volesse dare vita a una “Associazione Anziani 2.0”, l’Amministrazione comunale sarebbe lieta di collaborare".

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