Al concerto di Natale il ricordo di Diego Sangalli
Un pomeriggio di musica dove tutti hanno rivolto un pensiero al giovane musicista deceduto in montagna qualche mese fa.
Un concerto di Natale del Corpo bandistico Canonico Cossali di Ghisalba senza Diego Sangalli. Anzi no. Il 17enne deceduto in un tragico incidente in montagna qualche mese fa c’era eccome domenica nel tardo pomeriggio al palazzetto dello sport, la sua presenza si è sentita forte nelle parole commosse del maestro Andrea Piergentili e del sindaco Gianluigi Conti, che lo hanno ricordato alla fine dell’evento, e nei fiori che il primo cittadino ha consegnato nelle mani della madre, attorniata dai familiari, tra gli applausi dei cittadini accorsi numerosi per l’occasione.
Il saluto del Maestro e il ricordo di Diego Sangalli
Un’ora e mezza di musica dal sapore ottocentesco, con pezzi pensati per questo anno dedicato a Bergamo Brescia capitale della cultura che star per volgere al termine: un omaggio all’«altro Donizetti», il bandista Giuseppe (Bergamo, 6 novembre 1788 - Instanbul 12 febbraio 1856) , fratello del più noto operista Gaetano. Un’esibizione che ha saputo emozionare e coinvolgere con brani insoliti, alla scoperta di un precursore che aprì le porte della musica occidentale in Oriente. Arruolato nella banda dell’esercito di Napoleone come flautista, dopo la sua caduta tornò a Bergamo e proseguì la carriera come maestro di banda nell’esercito sabaudo ma poi, tramite l'ambasciatore di Sardegna dell’allora Costantinopoli, fu invitato dal sultano dell’Impero Ottomano Mahmoud II, deciso a riformare la banda del suo esercito. Fu nominato istruttore generale e più tardi riceverà la più alta onorificenza imperiale, quella di pascià. Un concerto che è stato frutto anche di un’apposita ricerca da parte del maestro.
"Le due marce di Donizetti che ascolterete questa sera sono una novità - ha spiegato Piergentili - mi sono recato personalmente alla biblioteca del conservatorio di Napoli a prendere i manoscritti e ne ho fatto un’edizione, sono quindi una prima nazionale di questa riscoperta".
Spazio, tra gli altri brani, anche a un pezzo scritto da Gioachino Rossini proprio per la banda imperiale che Donizetti costruì da zero, ma anche alle più conosciute note del colossal Lawrence d’Arabia. Il pubblico ha apprezzato ma ha anche dovuto salutare il maestro, che lascia dopo otto mesi.
"Grazie per l’accoglienza e le fiducia che mi avete riservato, purtroppo dovrò trasferirmi ancora più lontano di dove sono adesso e quindi mi è impossibile continuare" ha rivelato. Poi la voce si è rotta.
"Un saluto a Diego - ha proseguito - quando ho stilato il programma del concerto ho pensato a tutti, anche a lui, in modo che fosse coinvolto, e il regalo più bello che mi ha fatto è che quando gli ho chiesto se gli piacesse mi ha risposto che era molto bello".
Un groppo in gola poi gli applausi spontanei del pubblico hanno riempito il palazzetto, caldi come le note perfettamente eseguite poco prima.
Un omaggio floreale a mamma Elena
"Sento stasera il dovere di ricordare una persona che non è più tra noi, il primo ottobre è tragicamente scomparso Diego Sangalli, un ragazzo di 17 anni - ha asserito Conti, visibilmente emozionato, subito interrotta dagli applausi - suonava il basso tuba nel “Corpo musicale Canonico Cossali” e nel gruppo di ottoni “Ghisalbrass”. Era come tutti i ragazzi della sua età pieno di vita, con la passione per la musica e per lo sport. Un ricordo che non vuole e non può alleviare il dolore della famiglia ma è un dolore che ha colpito anche tutta la nostra comunità: io non ho mai visto un funerale così partecipato, con così tanta gente commossa…".
Poi si è rivolto al pubblico.
"Non vi chiederò di rispettare il classico minuto di silenzio ma di alzarvi in piedi e di cercare, se fosse mai possibile, con un caloroso applauso di alleviare un po’ il vuoto che c’è nel cuore della mamma Elena e del papà Pierluigi".
Un appello che è stato accolto con sentito affetto da parte di tutti.