Martinengo

Si accascia al cimitero dopo il funerale del genero e muore

Troppo grande il dolore per l'improvvisa perdita del caro Angelo Vescovi, Anna Rossetti, 91 anni, non ha retto

Si accascia al cimitero dopo il funerale del genero e muore
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Si accascia al cimitero di Martinengo mentre assiste alla sepoltura dell’amato genero e muore sotto gli occhi dei parenti. Troppo grande il dolore causato dall’improvvisa perdita per Anna Rossetti, 91 anni, il loro era un legame indissolubile che li ha uniti anche nella morte.

Muore dopo il funerale del genero

Una storia incredibile quella che ha scosso la comunità intera la scorsa settimana, che lascia senza parole. Un doppio lutto che ha colpito la stessa famiglia come una scure, in soli tre giorni. Ma che racconta anche un affetto profondo e sincero tra l’anziana suocera e il genero Angelo Vescovi, 71 anni, rimasto tale anche dopo la separazione della figlia dall’uomo. Era stato difficile per lei accettare la sua dipartita lunedì 20 novembre per via di un infarto, e alla cerimonia funebre celebrata due giorni dopo, mercoledì 22, anche il suo cuore non ha retto e ha smesso di battere proprio lì, davanti alla bara.

"Dopo la messa ci siamo recati al cimitero e abbiamo assistito alla tumulazione del feretro nel loculo - ha spiegato la figlia maggiore della donna, Franca Edossi - mia madre era abbracciata a uno dei nipoti quando si è sentita male e si è accasciata al suolo. Un infarto fulminante ha stroncato anche lei: abbiamo fatto intervenire i soccorsi ma non c’è stato nulla da fare...".

Uno choc per tutti i presenti, già affranti e in lacrime, che sono rimasti sconvolti nel vedere la donna piombare a terra, esanime. La 91enne, pur con qualche acciacco, infatti, era in buona salute, ma il dispiacere le è stato fatale.

A tradire entrambi è stato il cuore

"Mia madre era originaria di Caserta, è arrivata a Milano a 16 anni - ha raccontato ancora la figlia - ha conosciuto lì mio padre che lavorava come carpentiere. Si sono sposati e sono rimasti a vivere là, lei ha fatto la portinaia per 16 anni e poi, costruita la casa, sono rientrati a Martinengo con noi due figlie. Era una donna piuttosto seria ma una brava mamma e una nonna affettuosa di due nipoti e altrettanti pronipoti. Con Angelo, carpentiere in pensione, c’era un legame fortissimo. Anche lui aveva qualche problema di salute ma trascurabile, stava bene, la sua è stata una morte inattesa che ci ha fatto male e ha travolto la mamma".

I funerali si sono svolti venerdì 24 e la salma, come quella del genero, è stata tumulata al cimitero locale.

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