Nell’archivio parrocchiale del Santuario spunta il manoscritto originale dell’Albero degli Zoccoli
La scoperta a Cortenuova fatta da don Marcello Fumagalli vicario a Romano
La scoperta a Cortenuova fatta da don Marcello Fumagalli, vicario a Romano.
Il manoscritto
Dagli archivi parrocchiali spunta un manoscritto dattilografato di 48 pagine ingiallita: è la sceneggiatura originale dell’Albero degli Zoccoli.
Una scoperta davvero storica per il territorio quella fatta da don Marcello Fumagalli, sacerdote vicario parrocchiale di Romano, che nei giorni scorsi ha presentato la sceneggiatura originale del capolavoro di Ermanno Olmi, "L'albero degli zoccoli". Un testo preliminare alla stesura definitiva, considerato che i dialoghi sono in italiano mentre nel film gli attori recitano in dialetto bergamasco, che Ermanno Olmi dovrebbe aver scritto tra il 1976 e il 1977, quando il suo capolavoro era ancora in fase nascente e nessuno poteva immaginare il trionfo del settembre 1978, con la Palma d’Oro al Festival di Cannes.
La scoperta
Don Marcello è un grande appassionato di Olmi, ma come è entrato in possesso con il manoscritto?
"Anni fa – ha detto il sacerdote - ero in servizio alla parrocchia di Martinengo. Per necessità improvvise il mio parroco mi incaricò di seguire la parrocchia di Santa Maria del Sasso dove è presente un santuario. Oltre alle funzioni religiose avevo l’incarico di sistemare l’archivio parrocchiale, compito che ho portato a termine".
E proprio nell'archivio del santuario che tra bollette e registrazioni dei sacramenti è spuntato questo manoscritto che ha incuriosito da subito don Marcello.
"Mi sono ritrovato tra una montagna di carta e quando ho visto questo testo onestamente non ho realizzato subito di cosa si trattava.- ha detto - Poi leggendo, ho capito e ho maturato da subito l'idea che era una scoperta da condividere".
La divulgazione
Così don Marcello nelle settimane scorse ha partecipato ad un evento provinciale a Bergamo annunciando al pubblico la sua scoperta. Ma il sacerdote ha cercato di costruire come il manoscritto possa essere finito nell’archivio parrocchiale di Santa Maria del Sasso.
"Credo che prima di iniziare le riprese Olmi e i dirigenti della casa di produzione abbiano dovuto richiedere delle autorizzazioni. - ha detto don Marcello - Le scene girate in chiesa sono un paio. La più famosa è quella della contadina inginocchiata a pregare per la guarigione di una mucca malata. Nell’altra si vede un parroco predicare dal pulpito durante la messa, nella chiesa di Cortenuova. Per la prudenza che guida le istituzioni ecclesiastiche credo che il parroco e forse anche la diocesi abbiano voluto essere rassicurati sulla scena in chiesa e più in generale sul film. Olmi o la casa di produzione avranno dato in lettura il copione originale, al sacerdote di Cortenuova che compare nel film che si è forse dimenticato di restituirlo. Dopo di lui nella stessa parrocchia è arrivato il sacerdote che io ho sostituito poi a Santa Maria del sasso. Probabilmente quando da Cortenuova si è spostato a Santa Maria del sasso ha portato il copione con sé che così dopo cinquant'anni è arrivato a noi".
Ma ora che fine farà questo copione?
"E' un patrimonio culturale per tutto il territorio.- ha detto Don Marcello - Ora è custodito nella casa parrocchiale di Romano in attesa di indicazioni per depositarlo definitivamente".