Una storia fatta di piccoli passi, ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro: la Croce bianca compie 35 anni e festeggia con la comunità e le associazioni che in questi decenni hanno lavorato fianco a fianco con i volontari.
I 35 anni della Croce bianca
Un traguardo atteso e importante che, domenica, ha radunato tutti davanti alla sede della Croce bianca in via Dante Alighieri da dove è partito il corteo che ha poi raggiunto la chiesa parrocchiale per la celebrazione della messa.
Al termine della liturgia don Giuseppe Bellini ha benedetto i nuovi mezzi in dotazione alla Croce bianca: un’ambulanza e un’auto per il trasporto solidale che entreranno a far parte del "parco mezzi" che oggi conta tre ambulanze, tre pulmini per trasporto di persone diversamente abili e due autovetture.
Dopo il pranzo, si è tenuta, invece, la consegna delle benemerenze per i volontari dai 5 ai 35 anni di servizio, alla presenza del sindaco Osvaldo Palazzini, del capitano dei carabinieri Gerardo Tucci, comandante della Tenenza di Zingonia e del presidente dell’Anpas Bergamo Battista Santus.
A ricevere la benemerenza sono stati: Nicola Scarpellini, Manuel Luigi Trezzi, Sara Giovanna Pisoni e Giuseppe Conti per 5 anni di servizio; Francesco Chiari, Sergio Corna, Umberto Turrisi e Stefania Bugini per 10 anni di servizio; 15 anni per Silvano Anselmi, 20 anni per Francesca Radavelli, 30 anni per Narno Pinotti e 35 anni per Paolo Trezzi.
I numeri
Da loro i ringraziamenti al gruppo che negli anni ha garantito, grazie a un costante impegno, molti servizi rivolti alla comunità. Basta guardare i numeri relativi al 2022. La Croce bianca di Boltiere ha effettuato 5105 viaggi, pari a 84mila chilometri e 4701 ore di servizio. Soccorsi nell’ultimo anno 4878 pazienti.
"Ci lega un sogno"
"Siamo qui tutti insieme oggi perché ci lega un sogno, un ideale, la voglia di fare qualcosa per qualcuno - ha esordito il presidente Paolo Trezzi - Trentacinque anni fa qualcuno ha creduto in questo sogno donando un mezzo, il primo. Franca Scarpellini probabilmente non sapeva cosa ne sarebbe seguito, non sapeva che la sua donazione insieme alla voglia di “far qualcosa” del dottor Carlo Passera, di Rosario Rossi, del signor Villa, di Antonietta Noselli, della signora Avogadri, della signora Amadei, della signora Taietti e di Elisabetta Rossi, avrebbero portato a quello che siamo oggi. Alcuni di loro non sono più tra noi, ma siamo convinti che sarebbero fieri di quel che siamo diventati".
Negli anni la Croce bianca è cresciuta, passando dai servizi di pura assistenza a quelli di emergenza H24 entrando poi a far parte dell’Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze) grazie all’impegno, in primis, di Francesco Campora e al supporto - soprattutto nelle fasi iniziali - della Croce bianca della città di Bergamo.
Sguardo al futuro
"Abbiamo attraversato questi 35 anni cercando di essere un supporto per la comunità, anche nei momenti più bui, durante il Covid quando la paura la faceva da padrona - ha raccontato - Fino ad arrivare ad oggi… una squadra di oltre 100 persone tra volontari, dipendenti, simpatizzanti che ogni giorno scelgono di far parte di questa associazione e di dedicarle del tempo. A volte con fatica, a volte litigando, a volte gioendo, ma sempre credendoci. Nessuno di noi è nato “imparato”, ma la nostra squadra di formatori ha instillato in noi un briciolo di sapienza: i nostri volontari senior portano la loro dedizione e la loro esperienza, e le giovani leve ci mettono un briciolo di spensieratezza e tanta voglia di fare".
