Aumento del buono pasto della mensa scolastica, le mamme: "Ma quale inflazione, è una vergogna"
Non è stata affatto digerita la comunicazione dell’Amministrazione comunale di Cividate sull’aumento del costo del buono pasto della mensa scolastica.
Non è stata affatto digerita la comunicazione dell’Amministrazione comunale di Cividate sull’aumento del costo del buono pasto della mensa scolastica.
L'aumento
Non è stata affatto digerita la comunicazione dell’Amministrazione comunale di Cividate sull’aumento del costo del buono pasto della mensa scolastica. Il Comune, infatti, a seguito della comunicazione della Sercar, la società che gestisce il servizio mensa scolastica nei plessi del paese, ha inviato prima una mail alle famiglie e il giorno dopo ha pubblicato sui profili istituzionali Facebook e Instagram la notizia.
"Comunichiamo che a seguito dell'adeguamento Istat delle quote di iscrizione alla mensa scolastica, si rende necessario un aumento del costo. - si legge nel post del Comune di Cividate - L’Amministrazione comunale ha deciso di sostenere questo aumento di costo fino a dicembre 2023, per garantire il servizio senza gravare sulle famiglie. A partire da gennaio 2024, il costo del pasto passerà da 5,10 euro a 5,40 euro".
La reazione delle mamme
Una notizia che ha scatenato la reazione delle famiglie che non le hanno mandate a dire all’Amministrazione comunale.
"Siete una vergogna.- ha scritto Diana Morzia - Accollatevi almeno tutto l’anno scolastico. Bravi a fronteggiare su 45 giorni effettivi di pasto fino a fine 2023, perché di questo si parla. Ci sono il ponte dei morti e Natale e se facciamo i conti la differenza sostenuta per ogni bambino dal Comune è pari a 13,50 euro. Sono briciole. Briciole per farvi vedere fighi. Abbiate gli attributi di fronteggiare a muso duro queste ingiustizie e onorate la promessa fatta ai genitori, ossia che il prezzo già alto quello era e quello rimarrà per tutto l’anno scolastico. Il Comune deve avere a cuore i suoi bambini e le loro famiglie. Non è contemplabile permettere aumenti del genere in corso d’anno. Una famiglia ormai si è organizzata. Non permettete nemmeno di portare il pasto da casa ai bambini, perché purtroppo non tutti hanno la fortuna di permettersi ben 5,40 euro al giorno ogni singolo giorno fino alla fine dell’anno scolastico. Negli altri Comuni limitrofi gli importi sono nettamente inferiori e sapete perché? Perché il Comune ha a cuore la propria comunità e si accolla tutti gli anni la differenza insostenibile causata dall’inflazione".
Nessuna inflazione
Diana Morzia, la mamma super arrabbiata con il Comune ha poi evidenziato l’inconsistenza della causa dell’aumento.
"A noi genitori è stata spedita una lettera falsa come Giuda. - ha scritto Morzia - C’è scritto che l’aumento è stato causato dall’inflazione, dove ormai è palese che è vero che tutto è aumentato di prezzo, ma non ci si può assolutamente appellare al carovita, perché anno su anno l’inflazione è calata, dati Istat alla mano, che ho inviato al Comune in risposta alla mail e che ovviamente hanno fatto finta di non leggere. Sono una mamma super arrabbiata, perché io per fortuna posso permettermi questo aumento, ma penso a quelle famiglie che non ce la fanno e che per loro è un grandissimo sacrificio lasciare i figli alla mensa, che oltretutto diciamocelo, non è che sia proprio di tutta questa grande qualità".