Rubavano le chiavi dalle auto e ripulivano gli appartamenti: banda di ladri sgominata dai carabinieri
Dieci i colpi messi a segno nella Bergamasca: colpite anche Cavernago e Fontanella. Tre gli arrestati, giù noti alle Forze dell'ordine
Avevano un modus operandi astuto e ben rodato, ma alla fine sono stati scoperti e arrestati dai carabinieri. Prendevano di mira le auto nel parcheggio, da dove rubavano le chiavi degli appartamenti che poi puntualmente svaligiavano indisturbati. Dieci i colpi messi a segno nella Bergamasca: colpite anche Cavernago e Fontanella.
Furti in appartamento
Alle prime luci dell’alba, i carabinieri della Compagnia Carabinieri di Bergamo, coadiuvati dai militari dei Comandi Provinciali di Torino e Brescia, a conclusione di una complessa attività investigativa, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip. del Tribunale di Bergamo nei confronti di tre soggetti sospettati di aver commesso dieci furti a Bergamo e in provincia.
Si tratta di tre uomini, tra i 25 e i 35 anni, italiani, già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e residenti in Provincia di Bergamo.
Colpi anche a Cavernago e Fontanella
L’attività condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia di Bergamo, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, ha consentito di scoprire cinque furti in abitazione ed altrettanti su autovettura commessi nei comuni di Bergamo, Bolgare, Brusaporto, Cavernago, Zandobbio, Costa di Mezzate, Fontanella e Nembro. La banda era ben organizzata e aveva a disposizione automobili di grossa cilindrata alle quali venivano applicate targhe clonate e, di volta in volta, sulla carrozzeria una pellicola di colore diverso, attraverso la cosiddetta tecnica del wrapping, per rendere il veicolo ancora più simile a quello abbinato alla targa clonata, rendendo particolarmente complesse le operazioni di identificazione del mezzo e di conseguenza il suo rintraccio.
Rubavano le chiavi dalle auto in sosta
Il modus operandi utilizzato era particolarmente astuto: consentiva loro di agire indisturbati e al contempo impediva alla vittima di accorgersi nell’immediatezza del furto subito. La banda setacciava i parcheggi nei pressi dei ristoranti e, individuato il veicolo, uno dei componenti del gruppo, in contatto radio con gli altri, dopo aver accertato che il proprietario fosse all’interno del locale, dava il via libera ai suoi complici che forzavano la serratura senza lasciare alcuna traccia.
Guadagnato l’accesso al veicolo e verificata la presenza delle chiavi dell’abitazione, in molti casi lasciati per comodità nel porta oggetti, la banda risaliva, tramite i dati riportati nel libretto di circolazione, all’indirizzo di residenza dove si recava immediatamente per consumare il furto.
Subito dopo aver ripulito gli appartamenti, le chiavi venivano nuovamente riposte a bordo delle autovetture degli inconsapevoli proprietari e i ladri si allontanavano dal parcheggio senza lasciare alcuna traccia. Nei casi in cui i proprietari dei veicoli erano stati attenti a non lasciare le chiavi della loro abitazione in auto la banda si limitava ad asportare gli oggetti di valore presenti all’interno dell'auto.
Fermati a giugno
Le attività investigative hanno consentito, lo scorso giugno, di arrestare in flagranza di reato due degli odierni indagati che, dopo aver commesso un furto in abitazione a Bolgare utilizzando proprio questa tecnica, si sono dati alla fuga, venendo raggiunti, dopo un inseguimento, all’interno del centro commerciale ad Orio al Serio. In quell'occasione la perquisizione effettuata dai carabinieri aveva permesso di trovare apparati radio portatili, arnesi atti allo scasso e targhe clonate.