Botte e insulti alla madre, 28enne denunciato e allontanato da casa
In barba agli arresti domiciliari organizzava anche festini a casa con gli amici a base di droghe e alcol
Continui insulti, botte e maltrattamenti, fino a vere e proprie minacce di morte. E' quello che per mesi ha dovuto subire una madre, vessata dal figlio 28enne dipendente da alcol e droghe e ormai fuori controllo. Esasperata, ha deciso di chiedere aiuto ai carabinieri che dopo aver indagato e confermato il drammatico quadro dipinto dalla donna, hanno denunciato il giovane e lo hanno allontanato da casa.
Picchiava la madre, denunciato
Il provvedimento è scattato ieri pomeriggio, 18 ottobre, quando i carabinieri della stazione di Romanengo hanno sottoposto un uomo di 28 anni, con precedenti di polizia a carico, alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento emessa dal Tribunale di Cremona per tutelare la madre che aveva denunciato i ripetuti maltrattamenti subiti negli ultimi mesi.
Il provvedimento cautelare è stato emesso a seguito dei fatti denunciati a fine settembre ai carabinieri di Romanengo dalla madre del 28enne. La donna aveva riferito ai carabinieri che circa un anno fa aveva accolto in casa il figlio che doveva scontare gli arresti domiciliari e la situazione ha cominciato a peggiorare nel dicembre del 2022.
Ubriaco e sotto l'effetto di droghe
Sono iniziati i litigi tra loro e il 28enne, spesso ubriaco e sotto l'effetto sostanze stupefacenti, aveva danneggiato i mobili dell’appartamento, aveva insultato la madre, l’aveva percossa con strattoni e pugni. Tutto questo capitava più volte alla settimana e nei weekend il giovane era solito invitare degli amici a casa, costringendo la madre ad allontanarsi da casa dato che lui e i suoi ospiti finivano sempre per ubriacarsi.
In qualche occasione era stato necessario l’intervento dei carabinieri per bloccare le intemperanze del 28enne.
Una situazione che stava continuamente degenerando. In preda ad attacchi d’ira, il 28enne le aveva lanciato contro degli oggetti, l’aveva colpita con pugni e afferrata per il collo, le aveva sputato addosso e l’aveva persino minacciata di morte. In una occasione le aveva dato un calcio alla sedia sulla quale era seduta, facendola cadere a terra. La donna, però, non si era mai presentata al Pronto soccorso per curare le ferite riportate e non aveva mai denunciato i fatti. Alla fine di settembre, però, ha deciso di raccontare tutto ai militari temendo ormai che potesse succedere qualcosa di più grave perché il figlio diventata spesso incontrollabile.
Allontanato da casa
I militari hanno quindi avviato le indagini trovando riscontro a quanto riferito dalla vittima. Hanno raccolto tutte le informazioni utili a delineare la situazione che si era creata tra le mura domestiche, raccogliendo le ammissioni della donna che aveva confessato di non volere più il figlio nella sua casa.
Tenuto conto della gravità dei maltrattamenti posti in essere, delle percosse, dello stato di ansia e terrore causato alla vittima e del fatto che,
ospitando delle persone, l’uomo avesse violato il regime degli arresti domiciliari, l’autorità giudiziaria ha emesso il provvedimento a tutela
dell’incolumità fisica della donna, imponendo al 28enne di lasciare immediatamente la casa familiare e di non avvicinarsi ai luoghi
frequentati dalla vittima.