"Rubini on the road": l’avventuroso attraversamento delle Alpi nell’800
Fino al 22 ottobre un’inedita mostra, con la collaborazione del Cai, racconta l’incrocio tra la storia del celebre tenore e quella della montagna
Cos'hanno in comune la figura del celebre tenore romanese Giovan Battista Rubini e la montagna? E' ciò che sarà possibile scoprire ammirando l'inedita mostra "Rubini on the road: l'avventuroso attraversamento delle Alpi nell'800", inaugurata sabato 14 ottobre, organizzata dalla Fondazione "G.B. Rubini" in collaborazione con l'Amministrazione comunale e le sezioni Cai di Romano e Bergamo.
La montagna: poesia e paure
La mostra affronta un parallelismo tra le vicende che interessano la storia della montagna, delle Alpi in particolare, e quelle che accompagnarono la vita di Giovan Battista Rubini, con la voglia di dare attenzione a un aspetto in cui il tenore romanese dimostrò di essere – nel contempo – testimone e protagonista.
Siamo nella prima parte dell'Ottocento: la montagna vive la sua prima adolescenza. Non sono passati che pochi decenni dal momento in cui l’uomo aveva cominciato a considerarla non più come elemento ostile e distante e la mostra offre, anche attraverso la propria intitolazione l’occasione di mettere in evidenza le intrinseche e obiettive difficoltà che coinvolgevano tutti coloro che, in quell’epoca, si trovavano in condizione di dover attraversare i valichi alpini.
Ecco, pertanto, che il viaggio in montagna nell’Ottocento è il terreno comune con cui i primi alpinisti condivisero, assieme ad altri viaggiatori, un’esperienza vissuta attraverso molte difficoltà e pericoli, ma anche ricca di impagabili soddisfazioni. Nei ricordi dei viaggiatori il simbolo della montagna si trasformerà romanticamente nel sentimento del sublime: la maestosità dei paesaggi e l’immensità della natura avranno la meglio sulle paure e sulla fragilità dell’uomo.
Pensata per le scuole
Rivolta, in modo particolare, alle scolaresche che visiteranno la mostra nel corso della settimana, questa iniziativa espositiva formula la propria narrazione attraverso libri antichi, mappe e cartografie, ma anche pannelli in cui alcune essenziali considerazioni e informazioni sono state poste accanto a cartoline e foto d’epoca.
A completare il tutto, una vera carrozza e alcuni modellini, faranno da perfetta scenografia per cogliere più gradevolmente un lato importante della vita del tenore Rubini, cioè quello che lo riguarda come persona coinvolta nell'affrontare le difficoltà pratiche alle quali doveva sottostare per poter esercitare il proprio lavoro di cantante.
Oltre che per le visite delle scolaresche, la mostra sarà aperta al pubblico durante il fine settimana, nelle giornate del sabato e della domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30.
Rubini Festival
L’allestimento della mostra si inserisce nella fase conclusiva dell’edizione 2023 del Rubini Festival, che a partire dal suo avvio lo scorso mese di marzo, ha promosso la conoscenza della figura del celebre tenore attraverso numerosi appuntamenti musicali e occasioni di visita alla dimora storica. Il Festival si concluderà sabato 11 novembre con l’ultimo evento, “Il suono della cura”: una conversazione-concerto, con il musicista Marco Battaglia e il dottor Pierdante Piccioni, il medico che ha ispirato la serie televisiva Doc, in occasione della quale sarà illustrato il potere curativo della musica. L’appuntamento si inserisce nel programma dell’800 Musica Festival.