"Un teatrino per infangarmi", Rovaris racconta la sua verità
A parlare è il vicesindaco a un mese circa dal fatto che lo ha visto protagonista al termine della serata di festa per la Madonna dell’Olmo
"Quella sera non c’è mai stato nessun reale pericolo, hanno costruito un teatrino per colpire la mia persona. Dopo tutto quello che ho fatto per il paese dispiace che succedano queste cose".
A parlare è il vicesindaco Ennio Rovaris a un mese circa dal fatto che lo ha visto protagonista al termine della serata di festa per la Madonna dell’Olmo.
La manovra in piazza
"I fatti non si sono svolti proprio così - ha esordito raccontando quanto accaduto la sera del 10 settembre - Mi trovavo alla guida del mezzo comunale dato che gli operai comunali non erano presenti in quel momento. Verso le 23.30 sono partito da piazza don Martinelli in direzione di piazza della Resistenza, dovevo occuparmi dello smontaggio e ritiro dei gazebi e spostare le transenne per riaprire la via Principe Amedeo dopo la festa. Prima di arrivare in piazza mi sono fermato, io a bordo, a parlare con l’assessore Licia Ghidotti per chiederle di aspettarmi in Comune e aiutarmi a scaricare il materiale. Non avevo molte scelte perché sulle strade c’erano ancora le bancarelle da una parte e i tavoli dall’altra e sono entrato in piazza Resistenza, tra la fontana e i tavolini, praticamente a passo d’uomo. E infatti ho notato la bambina e mi sono fermato perché potesse essere messa in sicurezza".
E’ a quel punto che da uno dei tavoli si è alzato il consigliere di minoranza Umberto Valois accovacciandosi davanti alla bambina.
"Gli agenti della Polizia locale erano a pochi passi, mi avevano visto fermo a parlare con l’assessore prima di riprendere la marcia - ha spiegato Rovaris - e quindi si sono avvicinati per capire cosa stesse succedendo, ma il mezzo comunale era già fermo".
Mezzo che, ha precisato il vicesindaco, è autorizzato a guidare come prevede anche il regolamento per l’uso dei veicoli comunali.
"Sono autorizzato, ma prima di oggi nessuno se l'era chiesto"
"Chi si è domandato se avevo le autorizzazioni e l’assicurazione è la stessa persona che in Consiglio comunale mi ha ringraziato per avere aiutato il suo gruppo teatrale a trasportare del materiale - ha continuato Rovaris - Sono ormai sette anni (dal primo mandato del sindaco Silvano Zanoli, ndr) che faccio, volontariamente, prima, durante e dopo le feste del paese, il lavoro di affiancamento o di sostituzione degli operai comunali per il trasporto, montaggio e smontaggio di tutto l’occorrente. Ora la domanda è: dov’era il nostro eroe, nei cinque anni in cui è stato vicesindaco? Allora gli faceva comodo da assessore al Bilancio e non aveva bisogno di chiedere l’accesso agli atti. E’ questa la coerenza che chiede in tutti i Consigli comunali?"