Soncino

La lite degenera in un'aggressione, tre denunciati

I tre hanno tra i 19 e 22 anni, ritenuti responsabili di un’aggressione e del ferimento di un giovane avvenuto la sera tra il 9 e il 10 settembre scorso

La lite degenera in un'aggressione, tre denunciati
Pubblicato:

Sono tre le persone denunciate dai carabinieri di Soncino perché ritenuti responsabili di lesioni personali aggravate. Al termine di un’attività di indagine durata due settimane, i carabinieri di Soncino hanno denunciato per lesioni personali aggravate due cittadini stranieri e un cittadino italiano, di età compresa tra i 19 e 22 anni, ritenuti responsabili di un’aggressione e del ferimento di un giovane avvenuto la sera tra il 9 e il 10 settembre scorso.

Dalla lite all'aggressione

La vittima aveva raccontato di essere uscito da un locale pubblico dove aveva trascorso la serata con alcuni amici e si era poi fermato in una
piazza del paese. Qui ha trovato una persona che conosceva ed è nato un litigio per motivi banali. Ma alla lite verbale tra i due si sono aggiunti altri due giovani, uno dei quali particolarmente aggressivo. E, all’improvviso, quest’ultimo ha colpito con un pugno la vittima. Poi tutti e tre hanno continuato a colpirlo con pugni e calci finché sono intervenuti alcuni presenti che hanno allontanato i tre aggressori. La vittima è rimasta a terra dolorante e, successivamente, è stata accompagnata al pronto soccorso di Crema dove gli è stata diagnosticata la frattura del setto nasale e dimessa con diversi giorni di prognosi.

Tre giovani denunciati

La vittima ha, poi, presentato la denuncia nei confronti dei tre e hanno preso avvio le indagini tenuto conto che la parte offesa e alcuni testimoni hanno fornito i nomi e una precisa descrizione, tenuto conto che erano conosciuti personalmente.
I militari hanno acquisito anche le immagini degli impianti di videosorveglianza presenti nell’area dell’aggressione dalle quali è stato
possibile vedere l’intera sequenza dei fatti. Al termine degli accertamenti, i tre sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.

Seguici sui nostri canali