"Il polo logistico ha spaccato la Giunta". E si profila una corsa a tre alle prossime elezioni comunali
Ad Antegnate i cittadini presumibilmente dovranno scegliere tra tre candidati in corsa di cui due Veronica Salvalaglio e Andrea Lanzini appartenenti alla maggioranza che ora amministra il paese, e Simone Nava del centrodestra.
Ad Antegnate alle prossime elezioni comunali i cittadini presumibilmente dovranno scegliere tra tre candidati in corsa, due dei quali - Veronica Salvalaglio e Andrea Lanzini - appartenenti alla maggioranza che oggi amministra il paese, e Simone Nava del centrodestra.
Rivelazioni dall'ex consigliere
"Altro che multa al commerciante, la vera spaccatura in Giunta è nata con la possibilità di costruire un polo logistico in paese". La divisione interna all’Amministrazione comunale guidata da Mariangela Riva emersa settimana scorsa ha scatenato il dibattito in paese. I cittadini infatti si sono chiesti le motivazioni che presumibilmente in primavera li porteranno a scegliere il prossimo sindaco tra tre candidati in corsa di cui due Veronica Salvalaglio e Andrea Lanzini appartenenti alla maggioranza che ora amministra il paese, e Simone Nava. Cittadini tra cui c’è Silvano Ranica, che di politica antegnatese se ne intende visto il suo curriculum. Ranica infatti dal 1990 al 2009 ha fatto parte della maggioranza che amministra il paese nel ruolo di capogruppo di maggioranza e consigliere comunale. Dal 2009 al 2014, durante il primo mandato dell’ex sindaco Andrea Lanzini è stato invece capogruppo di minoranza.
La spaccatura da Polo Logistico
"Starebbero ben al di là di una discussione da retrobottega le motivazioni della spaccatura in Giunta, che in verità sarebbero nate a seguito di scelte, quali la possibilità di far arrivare a d Antegnate un polo logistico allo scopo di reperire i fondi per finanziare la costruzione del nuovo asilo. - ha detto Silvano Ranica - Nello specifico il primo tentativo di sondare il terreno per l’approdo di un polo logistico è stato fatto in una zona del paese ma è andato a vuoto. Reali possibilità invece si sono sviluppate su un terreno di 400 pertiche, 261.807 metri quadri, un’area che gravita intorno alla Cascina Campagna. Un terreno di proprietà di un imprenditore che curando i propri interessi aveva tutti i diritti per vendere il suolo una volta reso edificabile. In Giunta partì così l’idea di recuperare i fondi necessari per costruire il nuovo asilo nido proprio dall’operazione di costruzione del polo logistico. Una scelta che ha diviso gli amministratori, creando quella spaccatura che è emersa nei giorni scorsi, con l’annuncio della creazione di più liste in vista delle prossime elezioni".
Giunta divisa
"La spaccatura in Giunta è nata perché qualcuno, da subito, ha detto no. - continua Ranica – Il sindaco, innanzitutto. Non so quanti invece stessero con Andrea Lanzini, (all’epoca assessore al bilancio, ndr ) e Antonio Poma, assessore, che erano a favore della realizzazione del polo logistico. Lanzini in seguito darà le dimissioni giustificandole con impegni lavorativi, in verità per questi dissensi. Una maggioranza quella guidata da Mariangela Riva che si è trovata ad affrontare tre anni difficilissimi quelli durante e post pandemia da Covid-19 segnati dall’immobilismo generale. E dopo tutto questo sono emersi questi scontri che hanno portato ad una spaccatura che inevitabilmente si rifletterà sulle prossime elezioni. E dalla questione logistica che sono nate le divisioni, la multa al commerciante più essere stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, come si suol dire".