Lo straziante addio ad Antonietta Giampaolo, giovane mamma trovata morta
Oggi pomeriggio, lunedì 25 settembre, nella chiesa parrocchiale si sono celebrate le esequie della 32enne madre di due bimbi.
Una tragica morte nei giorni scorsi ha posto fine alla vita di una giovane madre, Antonietta Giampaolo, che lascia due bimbi piccoli. E nel pomeriggio di oggi, in una Caravaggio sotto choc, si sono celebrati i funerali.
Una città ammutolita dà l'estremo saluto ad Antonietta
In un silenzio quasi surreale in mezzo a una piazza, la folla degli amici e dei parenti di Antonietta Giampaolo ha atteso l'arrivo del feretro, impietrita. Poi le porte della Parrocchiale si sono spalancate e il mesto corteo ha fatto il suo ingresso in chiesa. Occhi bassi, lacrime, sguardi smarriti, increduli. Eppure la bara chiara, coperta di fiori meravigliosi, era lì a testimoniare che era tutto atrocemente vero. A officiare il rito funebre è stato il parroco, monsignor Giansante Fusar Imperatore, che ha cercato parole di consolazione per i familiari, distrutti dal dolore, che più volte hanno ceduto allo sconforto.
"Di fronte a tragedie come questa non abbiamo parole"
Parole di ristoro per l'anima erano difficili, forse impossibili da trovare. Troppo grande e inaccettabile la tragedia, troppo lancinante il dolore per un padre affranto, che è stato accompagnato in un luogo della chiesa più appartato; per una madre inconsolabile; per i fratelli incapaci di staccare lo sguardo dalla bara. Ma il sacerdote ha indicato la prospettiva cristiana.
"Quando la morte viene a visitare la nostra comunità, e viene a prendere persone così giovani, si crea una strana atmosfera di silenzio - ha detto - quasi inavvertitamente noi parliamo sottovoce, perché di fronte a una tragedia come questa non abbiamo parole. A malapena riusciamo a comprendere la sofferenza delle persone che più da vicino ne sono state sconvolte, perché se è vero che possiamo percepirla, non possiamo invece neanche immaginare quando la morte tocca una persona amata e porta via un figlio. La morte non ha senso. Possiamo accettarla un po' più serenamente quando arriva a chiudere lunghi anni di una vita appesantita dalla malattia, dalla vecchiaia, ma resta sempre senza senso. Per questo veniamo qui, davanti al Signore, anche se fatichiamo a credere alla sua parola: la morte è stata vinta dalla resurrezione di Cristo, non è l'ultima parola".
"Quanto conosciamo delle persone che amiamo?"
Poi una riflessione sull'enorme angoscia nascosta nel cuore della giovane mamma.
"Per la nostra sorella Antonietta la vita è finita sulla Terra - ha confermato il sacerdote - e anche questo solleva un altro interrogativo, che pure pesa nel nostro cuore: quanto conosciamo delle persone cha amiamo, con le quali condividiamo la nostra vita? Certo possiamo dire di conoscere tanto dei nostri genitori o figli, ma quanto della nostra esistenza non comunichiamo a nessuno? Quanto sta racchiuso nel nostro cuore? E a volte pesa come un macigno... Quando riusciamo a dirlo il peso un po' si solleva. Ma quando questa realtà non esce dal cuore diventa così insormontabile da non lasciare speranza a chi la sta portando dentro".
Al termine del rito uno dei fratelli si chinato sulla bara per un ultimo saluto, prima di uscire dalla chiesa, dove ad attendere i familiari, stremati, c'era un'auto che ha seguito il feretro nell'ultimo viaggio, fino al cimitero.
Caravaggio Funerali di Antonietta Giampaolo, 32 anni