Valentina Cimenis, il lieto fine: ha due nuovi polmoni
La giovane, originaria della Puglia e da poco residente a Treviglio, attendeva il trapianto da anni.
Valentina Cimenis ha finalmente dei nuovi polmoni. La 30enne, originaria della Puglia e da un paio di mesi residente a Treviglio in attesa del delicato trapianto, ha ricevuto gli organi venerdì della scorsa settimana, nel corso di un intervento operatori durato oltre 13 ore al Policlinico di Milano. Ora per lei, affetta dalla nascita da fibrosi cistica, inizia il lento recupero verso una vita che, seppur segnata dalla malattia, si spera sarà meno dura.
Valentina e la malattia
La sua vicenda di Valentina Cimenis era balzata agli onori della cronaca alla fine di luglio, quando il padre Giosuè, "emigrato" con lei a Treviglio, aveva lanciato un appello affinché alla figlia venisse assegnato un medico di base. La giovane assume infatti ogni giorno numerosi medicinali e ha quindi necessità di continue ricette mediche. Una situazione resa complicata dalla carenza di professionisti che da alcuni anni sta affliggendo Treviglio e la Bassa. Dopo l’articolo del Giornale di Treviglio, l’Ats annunciò che si sarebbe fatta carico di risolvere il problema vista la fragilità della 30enne e nel giro di pochi giorni trovò un medico disponibile. Una piccola luce in mezzo a tanta sofferenza.
La svolta
Nei giorni scorsi una nuova svolta: erano stati trovati i polmoni che Valentina Cimenis stava aspettando da tanti anni. "Non so come descrivere la nostra felicità - ha commentato il padre Giosuè - E’ successo tutto così in fretta e quasi in modo rocambolesco. Nei giorni scorsi erano venuti dalla Puglia mia moglie Palma e il fidanzato di Valentina, Francesco (insieme nella foto), con cui il 24 agosto hanno deciso di fare una gita sul lago di Garda. Nel pomeriggio l’ospedale ha provato a chiamare mia figlia per comunicarle che erano stati trovati i polmoni, ma purtroppo il telefono non aveva segnale. I medici hanno quindi chiamato me e fortunatamente siamo riusciti a contattare Francesco". I due ragazzi sono quindi subito partiti alla volta di Milano. "Si è presentato però un problema - ha raccontato il padre - lei gira sempre con la bombola di ossigeno, ma non era riuscita a ricaricarla da nessuna parte. Giunti alle porte di Milano hanno quindi chiamato un’ambulanza che l’ha presa in carico e portata a sirene spiegate al Policlinico".
Valentina Cimenis con la mamma Palma
Valentina Cimenis con il papà Giosuè
Tredici ore di intervento
E’ quindi iniziata la lunga trafila per capire se effettivamente gli organi erano compatibili. Un iter che ha tenuto tutta la famiglia con il fiato sospeso. Quando è arrivato il via libera è iniziata la fase di preparazione all’intervento e, il mattino seguente, verso le 7, Valentina è entrata in sala operatoria. "Abbiamo dovuto attendere sino a dopo le 20.30 per rivederla - ha proseguito il padre nel suo racconto - L’operazione è tecnicamente riuscita. Valentina sta bene, tanto che dopo due giorni di terapia intensiva è stata trasferita in reparto, ma ora bisognerà attendere che non ci siano rigetti. Siamo consapevoli che la strada è ancora lunga e che Valentina dovrà continuare a convivere con la sua malattia, ma quantomeno lo potrà fare respirando e senza affanni. Avrà sicuramente una vita più 'normale' da questo punto di vista. E di questo voglio ringraziare il team di chirurghi che ha trapiantato i polmoni, ma soprattutto le dottoresse Letizia Morlacchi e Valeria Rossetti, che da anni la stavano seguendo per prepararla a questo momento".