Nuovi alberi e aree umide per dare nuova linfa all'ex cava dei Tre Cantoni
L'intervento verrà finanziato grazie al contributo regionale ottenuto dal Comune attraverso il bando "Infrastrutture verdi"
Nuove piantumazioni e aree umide per favorire la proliferazione di specie autoctone e ridare nuova vita all’ex cava dei Tre cantoni.
E’ stato predisposto il progetto esecutivo per la valorizzazione ecologica dell’area ciseranese della cava - ancora attiva nel territorio di Pontirolo e Arcene - dove vedrà la luce il progetto del "Lago dell’intreccio".
L'ex cava rinverdisce
I primi interventi riguarderanno le aree verdi, in territorio di Ciserano, grazie al finanziamento regionale ottenuto dal Comune attraverso il bando "Infrastrutture verdi" che vedrà stanziati 218.866,32 euro per i lavori e ulteriori 86mila euro per la manutenzione nei primi tre anni successivi all’intervento. Saranno, infatti, messi a dimora oltre 3500 alberi da fusto, ma anche arbusti, e semina di erbacee autoctone.
Nella porzione interessata verrà realizzata anche un’area umida - uno stagno, poco profondo - mentre l’area boschiva verrà ampliata e sistemata. L’intervento riguarderà anche parte della sponda del lago lungo la quale verrà creato un cordolo in acqua su cui potranno crescere piante acquatiche. Un habitat favorevole per incentivare la biodiversità.
Vitali: "Sarà un polmone per verde per tutti"
"E’ solo l’inizio di un progetto più ampio di trasformazione dell’area prima utilizzata a scopo estrattivo e dell’area dell’ex depuratore che ha generato inquinamento negli anni ‘70, ora bonificata, in un’area antropizzata ora rinaturalizzata - ha spiegato il sindaco Caterina Vitali - Un vero fiore all’occhiello, per il nostro territorio, un polmone verde che sarà fruibile per la popolazione".
Il progetto del "Lago dell'intreccio"
Un primo passo, dunque, verso la concretizzazione dell’ambizioso progetto del "Lago dell’intreccio" che vede coinvolti i Comuni di Ciserano, Arcene e Pontirolo insieme al Centro studi per il territorio dell’Università di Bergamo, la Nuova Demi (società di escavazione) e Renova Park.
"L’idea è che questa diventi un’area ad alta valenza naturale - ha aggiunto - ma soprattutto si trova adiacente ad ampi pianori su cui abbiamo l’idea di trovare operatori privati e associazioni che creino proposte ricettive in una cornice naturale e compatibile. In futuro sarà senz’altro un’area di cui andare fieri".