Calcio

Fugge a piedi dopo aver distrutto con l’auto il giardino e il muro di una cascina

Ennesimo incidente sabato sul rettilineo killer in via Covo a Calcio, scoppia la protesta dei residenti

Fugge a piedi dopo aver distrutto con l’auto il giardino e il muro di una cascina
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Ennesimo incidente sabato sul rettilineo killer in via Covo a Calcio, scoppia la protesta dei residenti.

L’incidente

Ancora un incidente sul rettilineo killer che collega Covo a Calcio. Erano le 17 circa, nel pieno del temporale di sabato, quando un suv a tutta velocità si è schiantato nella zona residenziale in via a Covo a Calcio. La zona si trova poco prima della rotonda dov’è situato il polo Italtrans di Calcio. L'automobile viaggiava ad alta velocità in direzione Calcio, all’altezza della zona abitata, il conducente ha perso il controllo del mezzo e dopo uno sbandamento è uscito di strada. Dopo aver sradicato la siepe, il mezzo fuori controllo ha devastato il giardino di una cascina finendo la sua corsa impazzita contro il muro della cascina distruggendolo. Fortunatamente in quel momento non c'era nessuno in giardino.

La rabbia dei residenti

Il rumore dell’impatto ha attirato l’attenzione dei residenti che si sono affacciati dalle loro abitazioni per vedere cos’era accaduto.

“Ho sentito un forte rumore- ha detto un residente – e dalla finestra ho visto l’automobile contro il muro che cadeva a pezzi. Il conducente è sceso e non sembrava ferito, infatti ha cominciato a scappare a piedi verso Calcio”.

Immediatamente è stato lanciato l'allarme. Sul posto sono arrivati i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Treviglio che hanno fatto i rilievi del caso, Dai primi accertamenti sembra che a bordo del veicolo ci fossero diverse lattine di birra vuote. Dopo un’ora circa è arrivato il carro attrezzi che ha rimosso il veicolo dal giardino della cascina.

Rettilineo Killer

Quello di sabato è stato l’ennesimo incidente sul rettilineo killer, che collega Covo a Calcio. Sei mesi fa la stessa dinamica con un ‘altra automobile che fuori controllo era finita nello stesso giardino. Ma sono tanti gli incidenti gravi, soprattutto gli investimenti di ciclisti che dall'apertura dei poli logistici, sono accaduti su questo tratto di strada. Come nel settembre del 2021 quando un operaio 24enne, di nazionalità pakistana, è stato investito mentre percorreva in bicicletta via Covo a Calcio. L’uomo, dipendente del polo Italtrans, è stato urtato violentemente da un’auto ed è stato sbalzato a terra. Il conducente non si è fermato a prestare soccorso ed è fuggito facendo perdere le proprie tracce.

La protesta

L’incidente ha scatenato la rabbia dei residenti che per l’ennesima volta hanno rischiato l’incolumità. Basti pensare ai residenti di Cascina Argentea il cui cancello è stato abbattuto per ben nove volte e anche mercoledì ha visto l’impatto del giovane investito.

“Vogliamo denunciare la pericolosa situazione che viviamo tutti i giorni, 24 ore su 24, riguardo questo tratto di strada - hanno dichiarato i residenti - Tale situazione era già stata segnalata, sia al sindaco che alla Provincia. La nostra prima cittadina ha scaricato la responsabilità alla Provincia che è intervenuta installando dei cartelli di limitazione di velocità che purtroppo nessuno osserva e spesso sono a terra sul ciglio della strada. Se venisse osservata l’indicazione dei segnali stradali, che impone il limite di 70 chilometri all’ora sia delle autovetture che dei camion non avremmo nemmeno bisogno di fare questa comunicazione, ma purtroppo questo non accade”.

I residenti hanno poi evidenziato come l’apertura dei due poli Italtrans che distano 4 chilometri dalla provinciale sulla quale sono situate le loro abitazione, ha influenzato negativamente il traffico.

“Con l’insediamento dei due poli logistici di Calcio e Covo è aumentato in modo esponenziale il numero di autovetture, camion, tir e biciclette usate come mezzo di trasporto da molti operai di questi poli - hanno detto i residenti - Inoltre c’è da considerare che tra qualche mese inizieranno le attività degli altri due poli logistici, e pertanto ci si può immaginare come impatteranno su questa strada. Noi abbiamo paura per la nostra sicurezza, per la nostra incolumità, siamo terrorizzati. La casa dovrebbe essere il posto sicuro in cui vivere e trascorrere le giornate in serenità e tranquillità, ma per noi purtroppo non è così, abbiamo sempre l’orecchio rivolto verso la strada e temiamo per la nostra incolumità e quella dei nostri famigliari”.

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