In azienda il termometro segna 33 gradi, nell'area esterna 45: scatta lo sciopero
Otto ore di protesta alla Exide Technologies di Romano, che produce batterie per l'automotive
Temperature troppo alte per lavorare all’Exide Technologies di Romano: le RSU proclamano lo sciopero nella più grande azienda metalmeccanica della Bassa orientale. Oggi, venerdì 25 agosto, non si lavorerà per 8 ore. Mentre infiamma il colpo di coda dell'anticiclone africano (da domani, speriamo, le temperature dovrebbero abbassarsi), diversi dipendenti del reparto produzione della grande azienda che produce batterie per automotive in via Dante Alighieri hanno deciso di incrociare le braccia.
Sciopero per il troppo caldo
A rendere proibitive le condizioni di lavoro sono sia la temperatura esterna che il calore prodotto dai macchinari in funzione. Da qui la decisione di interrompere le attività, per iniziativa delle Rsu di Fim, Fiom e Uilm per le "condizioni estreme in cui stiamo lavorando”.
Il piano caldo in azienda
All'interno dell'azienda è del resto installato un sistema di rilevazione della temperatura, che effettivamente ha mostrato in questi giorni picchi importanti: esternamente, complice il sole battente, gli strumenti hanno rilevato 45,9 gradi centigradi, mentre all'interno si lavorava a 33 gradi, emerge da ambienti sindacali.
Troppo, per molti lavoratori, anche se in azienda è comunque attivo il "piano caldo". Il protocollo prevede la distribuzione di una bottiglietta d’acqua e di sali minerali, e gli operai possono disporre di due pause aggiuntive durante il turno oltre quella prevista per la mensa. Gli operai non possono tuttavia più usufruire della sala relax con climatizzatore, che sarebbe stata chiusa per motivi di prevenzione sanitaria durante la pandemia da Covid 19, e mai riaperta.
Lo sciopero e i sindacati
Lo sciopero di oggi si innesta peraltro in un momento particolarmente delicato, per non dire... rovente, dei rapporti tra azienda e sindacati, ma anche tra sindacati e lavoratori, dopo il fallimento della vertenza sull'introduzione del ciclo continuo. Gli stessi sindacati, al momento, non hanno infatti ufficialmente preso posizione sullo lo sciopero indetto direttamente dalla rappresentanza interna. Al momento non è stato possibile parlare con la direzione aziendale per un commento in merito.